Nessuno si vuole occupare del tondo Gioeni

Di Cesare La Marca / 03 Dicembre 2018

I termini sono scaduti, senza che nessun privato o associazione abbia risposto all’avviso dell’Amministrazione comunale, pubblicato a norma di legge nell’albo pretorio e nel sito di Palazzo degli Elefanti, per la ricerca di sponsor disponibili ad eseguire interventi di riqualificazione e manutenzione ordinaria del verde di due delle grandi rotatorie “simbolo” della circonvallazione e del traffico caotico che l’attraversa, quelle del tondo Gioeni e di San Nullo.

Nessuna offerta – confermano da Palazzo degli Elefanti – e termini che verranno riaperti, per trovare soggetti privati interessati al contratto di sponsorizzazione, che prevede la possibilità per i privati di esporre sulle rotatorie il nome dell’azienda o dell’associazione su piccoli cartelli pubblicitari, garantendo in cambio una manutenzione biennale rinnovabile (onere che ora più che mai sarebbe insostenibile per il Comune) delle enormi aree che disciplinano (a fatica) gli intensi flussi di traffico provenienti da varie direttrici in entrata e uscita dalla città.

Chiaro che la “madre” di tutte le rotatorie della circonvallazione è proprio quella del tondo Gioeni, laddove ancora resta e resterà per un bel po’ incompiuta e peraltro pericolosa anche per i pedoni che volessero attraversarla, la grande area di cinquemila metri quadrati di fronte alla nuova fontana e al prospetto del parco Gioeni, con le sue erbacce e le sue pietre disseminate tra quelle che avrebbero dovuto essere delle aiuole, che ancora ricordano ciò che restò dopo la demolizione del cavalcavia, risalente ormai a oltre cinque anni addietro.

Il valore della sponsorizzazione, tenuto conto dell’estensione della rotatoria, compreso l’impianto di irrigazione, è di ottantamila euro, valore che come precisa l’Amministrazione nell’offerta «è desunto dai costi che l’ente pubblico sosterrebbe mediante appalto, pertanto è solo indicativo rispetto ai costi sostenuti direttamente dai privati».

Si vedrà, dunque, se imprese e privati manifesteranno in futuro più interesse per affiancare il proprio nome a una rotatoria che – comunque la si pensi sulla questione tondo Gioeni – non difetta certo di “visibilità”, specie nelle ore di punta.

Sarà riaperto anche il termine per il secondo avviso andato deserto, per la manutenzione dei 3.600 metri quadrati della rotatoria di San Nullo. Il Comune cerca privati, con un terzo avviso, anche per la grande rotatoria di Monte Po, ma qui la manutenzione potrà cominciare solo dopo il termine dei lavori della omonima stazione della metropolitana.

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Redazione
Tag: catania tondo gioeni