Cronaca
Nel mare di Sicilia si scarica troppa acqua maldepurata: ecco i luoghi da cui tenersi lontani…
CATANIA – E’ una Sicilia poco rispettosa del suo mare quella che viene fuori dalla fotografia scattata da Goletta Verde lungo le coste dell’Isola che continuano a subire la minaccia della mancata depurazione: su 26 punti monitorati lungo le coste siciliane dall’equipe tecnica di Goletta Verde, la campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane 22 presentano cariche batteriche elevate. I dati sono stati resi noti stamane a Catania dal presidente di Legambiente nazionale Stefano Ciafani, dal presidente di Legambiente Sicilia Gianfranco Zanna e dal portavoce di Goletta Verde Mattia Lolli.
Lo ribadiamo da tempo, ma purtroppo non troviamo riscontri: in Sicilia – ha detto Zanna – il problema della depurazione rimane drammatico, anzi è peggiorato rispetto allo scorso anno. Ecco perché, agli esposti già presentati l’anno scorso dopo il passaggio di Goletta Verde abbiamo deciso di aggiungerne altri relativamente alla vergognosa situazione di Augusta, del tratto di costa Bagheria Santa Flavia e di quelli da Carini a Trappeto, oltre che rispetto ai casi cronici di Mazara del Vallo, Trapani e Castelvetrano».
Nove i punti monitorati in provincia di Palermo, di cui sette giudicati fortemente inquinati: lo sbocco dello scarico presso A. Diaz, in località Porticello, lo scarico delle acque bianche presso la Spiaggia Sarello, lo sbocco del canale sulla spiaggia presso piazza Marina, la foce del torrente Nocella, la foce dello scarico presso corso Bernardo Mattarella, la foce del fiume Chiachea presso lo sbocco del depuratore. Risultati inquinati, invece, i punti alla foce del fiume Pinto, spiaggia La Praiola. In provincia di Agrigento tre i punti monitorati: uno è risultato fortemente inquinato, alla foce del torrente Cansalamone; sulla spiaggia viale delle Dune il giudizio è stato di inquinato; entro i limiti il punto campionato sulla spiaggia fronte torrente Re. Quattro i punti monitorati in provincia di Catania, di cui tre fortemente inquinati, rispettivamente allo sbocco dello scarico fognario inizio Lungomare Galatea, alla Foce Torrente Macchia, in località Sant’Anna, e alla Foce del Fiume Alcantara, e uno entro i limiti, allo sbocco del canale Forcile in Contrada Pontano d’Arci. Due i punti monitorati in provincia di Messina, entrambi entro i limiti: la spiaggia presso via IV novembre 271 e la spiaggia presso scarico via Crisafulli. Fortemente inquinati i due punti monitorati in provincia di Siracusa:alla foce del Canale Grimaldi e alla Spiaggetta del Granatello.
Sui due punti campionati in provincia di Caltanissetta uno è risultato fortemente inquinato, alla foce del fiume Gattano, inquinato, invece, l’altro, alla foce del torrente Rizzuto. Entro i limiti, invece, il punto monitorato in provincia di Ragusa, la spiaggia fronte fiumara di Modica. In provincia di Trapani tre i punti monitorati, risultati tutti fortemente inquinati: alla spiaggia presso lo scarico del depuratore, alla foce del fiume Delia e alla spiaggia presso pennello fronte oasi ecologica. «Anche quest’anno – ha detto Ciafani – la fotografia scattata da Goletta Verde ci restituisce un’istantanea drammatica per molte aree della costa siciliana. Parliamo non a caso di malati cronici, situazioni critiche che segnaliamo da anni, ma per le quali evidentemente poco o nulla è stato fatto».
«Per questo – ha aggiunto – Legambiente quest’anno affiancherà alla denuncia pubblica sullo stato delle acque anche un’azione giuridica, presentando nuovi esposti alle autorità competenti per chiedere di verificare le cause di queste criticità e denunciare i responsabili secondo le nuove norme previste dalla legge sugli ecoreati».
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