Nel 2022 sono state 85 le aggressioni ai medici e infermieri: Sicilia al primo posto

Di Redazione / 22 Gennaio 2023

Sono 85 gli atti di violenza segnalati dalle Regioni contro medici e operatori sanitari nel 2022, in crescita sul 2021 quando erano stati 60. Questi i dati degli eventi sentinella che il ministero della Salute raccoglie attraverso il Simes, Sistema informativo per il monitoraggio degli errori in sanità. Si tratta, sottolinea il ministero, di una prima ricognizione, provvisoria e in via di implementazione. Domani il ministro Orazio Schillaci riunisce l’Osservatorio 
nazionale sulla sicurezza per approfondire i dati e i diversi aspetti del fenomeno.

Nel 2022 in testa la Puglia e la Sicilia con 20 eventi ciascuna segnalati.  Tra i luoghi della sanità più colpiti i centri di medicina d’urgenza e psichiatria.   Nella classifica delle segnalazioni giunte, dopo Puglia e Sicilia, distaccata la Toscana con 8 episodi di violenza a danno di sanitari segnalati lo scorso anno. Seguono Campania e Piemonte con 7, Lombardia con 6, Calabria 5, Marche 4, Elimia Romagna, Abruzzo e Sardegna 2, Umbria e Provincia Autonoma di Bolzano 1 atto di violenza segnalato. In attesa i dati del Lazio.

La classifica regionale è stilata in base ai dati attualmente disponibili sul Simes.  Per avere un quadro ancora più completo, il ministero della Salute ha chiesto alle Regioni di verificare e aggiornare i dati, o comunicare ex novo in caso di mancato inserimento, le segnalazioni di episodi di violenza in modo da fare una mappatura per avere informazioni su dove c'è urgenza di alzare la sorveglianza.


«Sono dati allarmanti. La situazione è oramai fuori controllo. Ad essere a rischio sono sopratutto guardie mediche e pronti soccorso, ma anche gli ambulatori della medicina generale e della specialistica territoriale. La forte preoccupazione è quella che, senza interventi, si arrivi a un episodio catastrofico, dalle conseguenze imprevedibili». Così il presidente della FNOMCeO, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli, in merito ai casi di aggressione al personale sanitario segnalati dalle Regioni al ministero della Salute.

«Chiediamo – dice Anelli – l’immediata convocazione da parte del presidente Emiliano dei presidenti degli Ordini dei medici delle provincie pugliesi e al prefetto di Bari di valutare la possibilità di convocare il comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico». Inoltre al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, "chiediamo di inserire tra le priorità le due regioni».

Infine, aggiunge Anelli, «invitiamo il ministro della Salute Orazio Schillaci a istituire un fondo speciale per l’adeguamento delle strutture sanitarie alle misure di prevenzione previste dalla legge 81 e – conclude il presidente Fnomceo – appare poi opportuno che il ministero della Salute disciplini le modalità di attuazione della legge 113 del 2020, soprattutto per quanto riguarda la procedibilità d’ufficio».

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Pubblicato da:
Alfredo Zermo
Tag: aggressioni in corsia aggressioni negli ospedali simes