Maltempo
Naufragio a Porticello: la paura, i dispersi, i sopravvissuti e quella tromba d’aria arrivata all’improvviso
Aperta un'inchiesta sull'affondamento della Bayesan, barca a vela battente bandiera inglese, che aveva a bordo 22 persone. Sei risultano dispersi e soltanto un corpo è stato recuperato
La Procura di Termini Imerese ha aperto un’inchiesta per accertare l’esatta dinamica del naufragio della Bayesan, la barca a vela di 56 metri, battente bandiera britannica, affondata all’alba di stamane davanti alla costa di Porticello. I primi accertamenti dell’autorità giudiziaria sono stati delegati alla Guardia Costiera di Porticello.
Le indagini per accertare cosa sia successo in rada nello specchio d’acqua davanti porto di Porticello tra le 4 e le 5 del mattino saranno lunghe e laboriose. La tromba d’aria ha colpito anche altre imbarcazioni e diversi locali che si trovano lungo la costa. La forza del vento ha spazzato via uno spogliatoio in una zona nei pressi di uno dei locali scaraventandolo a diverse centinaia di metri.Ma la Bayesan è l’unica imbarcazione affondata. Ce n’era un’altra che si trovava nei pressi che è riuscita a soccorrere proprio i passeggeri e i membri dell’equipaggio che si erano gettati in acqua. In queste ore in capitaneria è stato sentito il comandante dell’imbarcazione, che visibilmente scosso, sta cercando di ricostruire quanto successo.
L’unico corpo finora recuperato dovrebbe essere quello del cuoco, nato in Canada, ma residente ad Antigua; è stato recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco nei pressi dell’imbarcazione.Si attende la conferma da parte degli altri membri dell’equipaggio e del comandante dell’imbarcazione per il riconoscimento. Era l’unico membro dell’equipaggio tra i dieci presenti a bordo che era disperso. Gli altri dispersi sono tutti passeggeri che stavano trascorrendo la vacanza in Sicilia. Intanto si attende l’arrivo degli speleosub dei vigili del fuoco che entreranno nello scafo per cercare i sei dispersi che mancano ancora all’appello.
I primi naufraghi, recuperati dapprima da un’imbarcazione presente nelle immediate vicinanze, sono poi stati portati a terra da 4 mezzi navali della Guardia Costiera, intervenuti sul luogo del naufragio da Porticello, Termini Imerese e Palermo». E’ la ricostruzione del naufragio avvenuto all’alba di stamane nel palermitano da parte della Guardia Costiera.«Dalle prime informazioni ricevute dall’equipaggio dello yacht – si legge nella nota -, a bordo dello stesso risultavano essere presenti 22 persone (10 membri di equipaggio e 12 passeggeri). Attualmente risultano 15 persone tratte in salvo e 6 dispersi, tutti passeggeri, di nazionalità britannica, americana e canadese. Tra le persone recuperate, 8 sono state poi trasportate nei locali ospedali».«In zona – prosegue la nota – sono in corso le ricerche con 4 mezzi navali della Guardia Costiera, 1 elicottero Nemo – Guardia Costiera partito da Catania e una squadra sommozzatori dei Vigili del Fuoco, tutti sotto il coordinamento della Guardia Costiera di Palermo. L’imbarcazione risulta affondata su un fondale di circa 50 metri. Le ricerche continuano incessantemente con risorse navali, aeree e subacquee, tra cui il Nucleo Subacquei Guardia Costiera di Messina».
Alcuni superstiti del naufragio sono stati portati all’ospedale Civico di Palermo, altri invece stanno per essere trasferiti in strutture alberghiere della zona di Bagheria.La bambina di un anno ricoverata nell’ospedale pediatrico «Di Cristina» di Palermo è insieme alla madre.
«Volevano rientrare in porto ma abbiamo visto brutto tempo e abbiamo cercato di stabilizzare la barca, poi abbiamo visto un’altra barca che stava affondando, accanto a noi e abbiamo subito prestato soccorso». Così Karsten Börner, il comandante della Sir Robert Baden Powell, la nave olandese che ha prestato soccorso alla Bayesan, la barca a vela affondata all’alba davanti alla costa di Porticello.«Stavamo pianificando di andare al porto dell’Arenella a Palermo ma siamo stati investiti da una tempesta – prosegue il comandante – abbiamo provato a tenere la posizione con i motori accesi. Poi abbiamo capito che la barca accanto alla nostra non c’era più. Abbiamo visto una razzo rosso di segnalazione provenire dalla zona della barca, così io e il mio primo ufficiale siamo saliti sul tender e siamo andati a prestare soccorso: abbiamo recuperato 15 naufraghi, compresa una bambina. Dopo avere lanciato l’allarme sono arrivate anche le unità della Guardia costiera. Sentivamo delle urla, abbiamo continuato a perlustrare la zona ma non abbiamo trovato nessuno oltre i 15 superstiti già soccorsi», conclude il comandante Börner
“Esprimo il mio più profondo dolore e sgomento oltre alla sincera vicinanza alle famiglie colpite dal tragico naufragio della nave a vela inglese avvenuto stamattina al largo delle coste siciliane a causa del maltempo. In queste ore di grande apprensione, i nostri pensieri sono rivolti ai dispersi e ai loro cari e a chi è ricoverato in ospedale. Voglio inoltre ringraziare di cuore le forze dell’ordine, la Guardia costiera, i sommozzatori dei Vigili del Fuoco e la nostra Protezione civile per l’instancabile impegno nelle operazioni di soccorso. Il loro lavoro, svolto con grande coraggio e professionalità, è fondamentale in momenti così drammatici. La Regione continuerà a seguire con la massima attenzione l’evolversi della situazione, offrendo tutto il supporto necessario”. Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA