Siracusa
Morto 14enne, continua caccia ad auto pirata: videocamere sotto esame
Luca Centofanti viaggiava sulla moto guidata dall'amico sedicenne che è rimasto ferito e che risulta iscritto nel registro degli indagati, come atto dovuto
Il giorno dopo la tragedia qualcuno ha affisso alla segnaletica verticale dei palloncini bianchi e un mazzo di fiori. In quell’incrocio di via Algeri, la strada che collega la parte centrale di Siracusa al rione della Mazzarona, s’è spezzata la vita di un quattordicenne a causa di un incidente stradale la cui dinamica è da chiarire. Luca Centofanti, si chiamava così, viaggiava in sella a uno scooter Honda Sh 300 condotto dal suo amico sedicenne che se l’è cavata con una frattura alla gamba ma che adesso risulta iscritto nel registro degli indagati. Gli inquirenti parlano di "atto dovuto" per le indagini.
Nell’impatto con l’asfalto Luca ha battuto il capo e a nulla sono valsi i tentativi di rianimarlo sull’ambulanza del 118. Il suo cuore ha cessato di battere non appena giunto al pronto soccorso dell’ospedale Umberto I fra la disperazione dei familiari e il dolore dei tanti amici accorsi al nosocomio quando si è sparsa la notizia che i due erano stati coinvolti in un incidente. Sarà l’indagine, affidata agli agenti della polizia municipale di Siracusa, ad accertare le cause della sciagura. Il pubblico ministero Gaetano Bono, titolare delle indagini, ha disposto l’autopsia sul cadavere del ragazzino, che è stata affidata al medico legale. L’inchiesta della Procura mira a ricostruire l’esatta dinamica del sinistro in cui sono stati coinvolti i due ragazzi in sella allo scooter. Già nelle ore successive all’incidente gli inquirenti hanno sentito il sedicenne che, seppure sotto shock per la scomparsa dell’amico e dolorante per le lesioni subite, avrebbe dato una versione di quanto accaduto. Un racconto sul quale gli investigatori stanno cercando verifiche e riscontri.
Una delle ipotesi su cui stanno lavorando gli agenti della Municipale è il coinvolgimento del conducente di un’automobile che, dopo l’impatto con la moto, si sarebbe allontanato da via Algeri senza prestare soccorso ai due feriti. Se fosse così, si prospetterebbe l’ipotesi di un pirata della strada che, probabilmente per timore, avrebbe deciso di fare perdere le proprie tracce. In tal senso, gli investigatori hanno posto l’attenzione sulle telecamere della videosorveglianza, installate in un supermercato, a poche centinaia di metri dal luogo dell’incidente, in un istituto scolastico e in altri esercizi commerciali della zona. L’acquisizione delle immagini potrebbe, quindi, essere utile per individuare l’auto e rintracciare il conducente. Intanto, piovono sui profili social i messaggi di cordoglio di amici o semplici conoscenti per la scomparsa di Luca avvenuta nello stesso incrocio in cui diciotto anni fa è morto Fabio, un altro ragazzo pieno di vita che è andato incontro alla morte.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA