“La Pasqua indica pure traguardi di rinnovamento personale e comunitario, sia in ambito ecclesiale che civile. Nella nostra Sicilia un traguardo, emblematico fra i tanti che è urgente raggiungere, è costituito dal sereno svolgimento dei corsi regionali di istruzione e formazione professionale per i minori. A più riprese la Conferenza episcopale siciliana se ne è occupata per le conseguenze che l’attuale situazione suscita in tante famiglie preoccupate per l’avvenire dei figli”.
E’ uno dei passaggi più significativi dell’omelia dell’arcivescovo di Catania Salvatore Gristina in occasione dei riti del Venerdì Santo.
“Celebriamo la Pasqua 2016 –ha aggiunto mons Gristina – nell’anno del Giubileo straordinario della Misericordia. La Pasqua è la Porta che fa giungere a ciascuno di noi, alle nostre Chiese e al mondo intero la luce misericordiosa di Cristo. Essa rende evidenti le tante fiammelle di bene, di solidarietà e di amore che ci sono attorno a noi e che, grazie a Dio, siamo noi stessi. La ricorrenza pasquale ci permette di ravvivare queste fiammelle con la luce radiosa che è Cristo Risorto. La luce evidenzia pure le tenebre presenti e tragicamente operanti nel cuore e nello spirito di tante persone. Papa Francesco nella Lettera con cui ha indetto il Giubileo ha indicato, in particolare, due realtà che, purtroppo, possiamo scorgere anche attorno a noi: le tenebre della violenza e quelle della corruzione. Proprio perché esse sono illuminate dalla luce misericordiosa di Cristo Risorto, noi possiamo sperare che i cuori degli operatori di violenza e di corruzione davvero si convertano dal male per dedicarsi ad opere di trasparenza e di solidarietà. È questo il miracolo che la Pasqua può operare, miracolo nel quale speriamo e in cui vogliamo essere pure noi coinvolti”.