Cronaca
Migranti, Salvini loda il sindaco di Pozzallo e poi twitta: «Aquarius, addio a Catania»
CATANIA – In tema di migranti è un continuo susseguirsi, nel Mediterraneo e non solo, di eventi e di prese di posizione che ne conseguono. C’è – su tutto e prima di tutto – il dramma di una moltitudine di disperati, e poi ci sono: la crociata di Salvini e dell’Italia volta a sottrarre dalle spalle del nostro Paese l’intero carico di un’emergenza che non può non essere condivisa a livello europeo; il “no” risoluto ad ogni pur minima “compartecipazione” che viene ripetuto ad ogni pie’ sospinto dal cosiddetto gruppo dei Paesi di Visegrad (Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria); l’ipocrisia di chi – vedi il presidente francese Macron – predica bene ma razzola male, bacchettando aspramente l’Italia che chiude i porti ma nel contempo tenendo sbarrata la frontiera di Ventimiglia; e ancora, ci sono le “timide” – ma è pur qualcosa – aperture della cancelliera tedesca Merkel nei confronti di Roma e quelle via via più pronunciate dell’Unione europea, e ultimo – ma non per ultimo – c’è il vagare nel Mare nostrum con sempre meno certezze delle navi delle Ong. Ora proviamo, per quanto possibile, a riassumere le novità delle ultime ore, con aspetti che chiamano anche direttamente in causa la nostra Sicilia.
LE NAVI CON MIGRANTI. Dopo che, eretto per la prima volta dall’Italia un “muro” di dinieghi all’approdo, l’imbarcazione della Ong Aquarius ha trovato attracco la scorsa settimana in Spagna, un’altra odissea – quella dei 108 migranti sulla nave cargo danese Alexander Maersk, per giorni ancorata davanti a Pozzallo in attesa dell’autorizzazione all’ingresso nel porto siciliano – si è conclusa giusto nella notte appena trascorsa con l’ok allo sbarco arrivato dal Viminale. In via di risoluzione, poi, appare il caso della nave di un’altra Ong, la “Lifeline”, che da giorni staziona davanti ad acque Sar maltesi con La Valletta e Roma impegnate l’una a chiedere all’altra di intervenire: il lavoro delle diplomazie europee, con quella francese per altro venuta allo scoperto, pare stia convincendo Malta ad accogliere la Lifeline, i cui migranti a bordo – e sarebbe questa la chiave che sta sbloccando la vicenda – andrebbero poi distribuiti in più paesi europei. In particolare, secondo il quotidiano Times of Malta «quattro Stati europei – Italia, Malta, Francia e Portogallo – hanno confermato di essere disposti ad accogliere parte dei migranti salvati dalla nave Lifeline, mentre altri tre Paesi – Germania, Paesi Bassi e Spagna – stanno ancora “valutando” il caso». In precedenza, in un comunicato stampa il governo maltese aveva parlato invece di sei Stati coinvolti nell’accordo.
IL CICLONE SALVINI. Dopo la visita di ieri in Libia, con doppia conferenza stampa – prima a Tripoli e poi a Roma – il ministro dell’Interno anche oggi è stato impegnato su più fronti, non trascurando per altro neanche quello dei social. E così, per esempio, ha scritto su Twitter: «”Il clima non è più favorevole alle Ong” in Italia lamenta Frédéric Penard della nave Aquarius, quella che abbiamo mandato in Spagna. Per loro questa settimana niente scalo al porto di Catania, come facevano sempre, ma andranno diretti al porto di Marsiglia. Come mi dispiace…». Con un altro tweet, poi, sempre Salvini ha così esultato: «E due! Dopo la ong Aquarius spedita in Spagna, ora tocca alla ong Lifeline che andrà a Malta, con questa nave fuorilegge che finalmente verrà sequestrata. Per donne e bambini davvero in fuga dalla guerra le porte sono aperte, per tutti gli altri no! #stopinvasione».
LA CONVERSAZIONE CON IL SINDACO DI POZZALLO. Il ministro dell’Interno oggi ha anche telefonato al sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, congratulandosi con il primo cittadino, si legge in una nota del Comune, «per l’equilibrio con cui è stata gestita la vicenda della nave danese Alexander Maersk». «Il ministro ha sottolineato l’importanza di una sinergia fra le istituzioni – prosegue la nota – per mettere in sicurezza la città, soprattutto in concomitanza con la stagione estiva e che si adopererà per aiutare l’amministrazione comunale in questo compito». «Ringrazio il ministro degli Interni – afferma Ammatuna – per l’attenzione che ha rivolto a Pozzallo e per la disponibilità di collaborazione che ha manifestato. E’ un riconoscimento a tutti gli operatori che si sono prodigati per approntare l’accoglienza e anche un tributo ai cittadini per la loro sensibilità e per la cultura dell’accoglienza che fa di questa città un modello da additare come esempio per tutti».
L’APERTURA DI BRUXELLES. Intanto acqua al mulino del nostro Paese è giunta oggi da Bruxelles: «Nel Mediterraneo ci sono molti attori che fanno salvataggi tra ong e navi nazionali. E’ chiaro che c’è un problema, non è giusto che sia solo un paese dell’Ue a ricevere tutte queste navi e abbiamo compreso la posizione italiana, ha dichiarato infatti una portavoce della Commissione Ue, che ha aggiunto: «E’ stato uno dei punti discussi domenica e lo sarà anche al Consiglio europeo. Stiamo lavorando sulle opzioni di sbarco e su un migliore sistema di sbarco e gestione di ricerca e salvataggio, serve un sistema che funzioni».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA