Cronaca
Migranti, s’allarga inchiesta su Ong: perquisita a Catania nave di Save the Children
CATANIA – La Polizia ha eseguito questa mattina a Catania una serie di perquisizioni a bordo di nave Vos Hestia, l’imbarcazione di Save the Children impegnata nelle operazioni di soccorso ai migranti nel Mediterraneo centrale, che attualmente si trova nel porto etneo. A bordo della nave, nei mesi scorsi, ha operato anche un agente sotto copertura. La perquisizione, eseguita dagli uomini del Servizio centrale operativo, è stata disposta dalla procura di Trapani che ha da tempo aperto un fascicolo sull’operato delle Ong. Due computer portatili e due tablet, i computer della nave, un telefono satellitare e un cellulare, un hard disk esterno, il giornale di bordo della Vos Hestia dall’agosto 2016 ad oggi e il brogliaccio di navigazione dal 1 gennaio 2017 ad oggi. E’ quanto hanno sequestrato gli uomini della squadra mobile di Trapani, del Servizio centrale operativo della Polizia e della Guardia Costiera al termine delle perquisizioni effettuate oggi a bordo della nave. Il materiale si trovava sia in plancia di comando sia in alcune cabine della nave ed è stato sequestrato al comandante Paolo Alfonso Russo, al team leader di Save the Children Romain Lasjuilliarias, al vice team leader Javier Garcia Cortes e all’addetta alla logistica Paloma Gonzalez Fernandez, al mediatore culturale Hassan Ali Sayed Salem.
Ad agosto scorso la procura di Trapani ha disposto il sequestro della nave Iuventa della Ong tedesca Jugend Rettet, accusata di contatti con i trafficanti. E a settembre era finito sul registro degli indagati anche il nome di Marco Amato, comandante nella nave Vos Hestia. L’accusa nei suoi confronti è la stessa ipotizzata per il personale della Iuventa: favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
A fare il nome del comandante sarebbe stato Pietro Gallo, l’uomo che lavorava per la “Imi security service” – la società che si occupava della sicurezza a bordo della nave di Save the Children – e che con le sue dichiarazioni ha fatto partire l’inchiesta. A bordo della Vos Hestia ha operato per diverso tempo anche un agente sotto copertura che ha documentato con diverse foto i presunti contatti in mare aperto tra i trafficanti libici e gli uomini a bordo della Jugend Rettet. Dal decreto di perquisizione firmato dai Pm di Trapani, Tarondo e Sgarrella, si evince che ci sarebbero stati alcuni contatti tra il personale a bordo della nave di Save the Children e i trafficanti di esseri umani in Libia.
Intanto, oltre a ribadire la propria «totale estraneità alle indagini», Save the Children annuncia «la sospensione della propria attività di ricerca e salvataggio in mare, come già pianificato, e del resto attuato anche lo scorso anno».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA