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Migranti: prosegue odissea Mare Jonio, ma anche sbarchi autonomi e la Eleonore forza il blocco

Di Redazione |

PALERMO – Ancora una notte in mare a bordo della “Mare Jonio” di Mediterranea Saving Humans per i 31 migranti rimasti, dei 98 soccorsi nel Mediterraneo, dopo l’evacuazione medica di altre tre persone avvenuta ieri sera. La situazione sull’imbarcazione  si fa sempre più insostenibile. Ci sono persone, denuncia Mediterranea, «che hanno patito torture e sofferenze inimmaginabili. Istituzioni italiane, europee, ascoltate il cuore. Fateli Scendere». A bordo si registrano anche cinque casi di scabbia. Intanto, peggiorano le condizioni climatiche. Come spiega il comandante della nave Giovanni Buscema, per domani sono previste onde altre fino a tre metri.

Resta sempre il divieto di ingresso in acque territoriali firmati dai ministri Salvini, Trenta e Toninelli, divieto firmato anche per la nave Eleonore della Ong tedesca Lifeline che poco fa ha annunciato di aver deciso di forzare il divieto di entrare nelle acque territoriali italiane ed è diretta al porto di Pozzallo (Ragusa). A bordo ci sono 104 migranti. «Presto l’Eleonore arriva a Pozzallo. Sarebbe bello se alcune persone e avvocati fossero lì per incontrare l’equipaggio», scrive Lifeline su Twitter. 

«La situazione pericolosa per la vita delle persone a bordo mi costringe a dirigere verso il porto più vicino», ha spiegato il capitano della Eleonore, Claus Peter Reisch. A causa del sovraffollamento della nave diversi dei migranti soccorsi non possono ripararsi sotto i teloni rimanendo così esposti in queste ore al forte temporale.

Intanto però decine di migranti continuano ad arrivare nel nostro Paese rendendo di fatto un po’ incomprensibile il divieto imposto alla barche della ong Mediterranea Saving Humans. A Pozzallo sta per attraccare la nave della Marina militare “Cassiopea” con a bordo 29 persone di nazionalità non precisata. «La composizione dei migranti consiste in 5 nuclei familiari, 5 adulti maschi, 5 adulti donne e 19 minori probabilmente accompagnati», ha spiegato il sindaco Roberto Ammatuna.

A Lampedusa invece si registra l’ennesimo  sbarco autonomo: pochi istanti fa sono arrivati, a cala Spugne, decine di maghrebini, soprattutto tunisini, a bordo di una imbarcazione in legno. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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