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Migranti, nave finanziata da Banksy in stato di fermo a Lampedusa

Lo riferiscono gli stessi attivisti, spiegando che non è stata data alcuna spiegazione ufficiale dalle autorità

Di Redazione |

La nave Louise Michel dell’omonima ong, finanziata dall’artista Banksy, è in stato di fermo nel porto di Lampedusa per le violazioni del nuovo decreto. Lo riferiscono gli stessi attivisti, spiegando che non è stata data alcuna spiegazione ufficiale dalle autorità le quali – dice la ong – «ci impediscono di lasciare il porto e prestare soccorsi in mare». Prima d giungere a Lampedusa ieri la nave aveva soccorso alcuni barchini nel Mediterraneo sui quali viaggiavano diversi migranti e i salvataggi erano stati effettuati anche da motovedette di Capitaneria e Guardia di finanza.

La nave Louise Michel, dell’omonima Ong, è stata sottoposta a fermo amministrativo dalla Capitaneria di porto di Lampedusa, in base all’ultimo decreto del governo sulle Ong, dopo che ieri aveva soccorso complessivamente 5 imbarcazioni. Alle 2,10 il primo intervento nei confronti di due gruppi di 38 migranti ciascuno, trasbordati successivamente sulla motovedetta Cp273 della Guardia Costiera. Alle 6,30 la nave ha sbarcato sul molo commerciale altre 78 persone che erano su un gommone, ma anche altri 39 (9 donne) che viaggiavano su un’imbarcazione in ferro di circa 7 metri, ed ancora altri 39 (6 donne e 1 minore) e poi 24 (6 donne e 1 minore).

La nave è stata sottoposta a controlli circa le autorizzazioni rilasciate dalle competenti autorità dello Stato di bandiera e sui requisiti di idoneità nautica alla sicurezza della navigazione. Non è ancora chiaro, per quali violazioni al decreto Ong sia scattato il fermo. Secondo la normativa vigente, l’equipaggio della nave doveva chiedere, nell’immediatezza dell’evento, l’assegnazione del porto di sbarco.

Dopo il primo intervento di soccorso in acque Sar alla nave era stato assegnato il porto di Trapani per lo sbarco dei migranti tratti in salvo. L’equipaggio – violando le disposizioni del nuovo decreto del governo sulle Ong – ha invece continuato ad effettuare altri soccorsi.

«Con la situazione che c’è in mare, trattenere una nave di soccorso in porto mentre donne, uomini e bambini rischiano di morire, è una cosa assurda: qui non si tratta di slogan, ma di vite umane che si possono e si devono salvare». Lo dice al’ANSA Luca Casarini, capomissione di Mediterranea Saving Humans, facendo riferimento al tweet della stessa ong che rilancia il messaggio in rete lanciato dalla nave Louise Michel, sbarcata a Lampedusa dopo tre operazioni di soccorso. «24 ore fa le autorità Italiane hanno comunicato alla #LouiseMichel che la nave, dopo aver soccorso e sbarcato 180 persone, era bloccata – viene detto -. Nessun atto formale e motivato è stato ancora notificato. Al largo di #Lampedusa ci sono diverse barche in pericolo che chiedono aiuto».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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