AGRIGENTO – Fughe di massa, presunti focolai di coronavirus, sbarchi senza sosta sulle coste siciliane da Lampedusa fino Portopalo di Capo Passero, centri di accoglienza al collasso. L’emergenza migranti in Sicilia rischia davvero di degenerare in questo periodo già molto teso per l’epidemia di Covid-19.
«Stiamo assistendo in questi giorni a uno spettacolo indecoroso che dimostra un’assoluta incapacità dello Stato di garantire il controllo – ha tuonato il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto -. Un Paese come l’Italia, per quanto abbia una lunga tradizione di cooperazione e di accoglienza, non può accettare che si entri nel proprio territorio in dispregio di qualunque regola. Lo Stato sta dimostrando una totale inconsistenza sul piano della garanzia dell’ordine e della sicurezza e sotto il profilo del controllo sanitario, soprattutto in un momento come quello che stiamo vivendo, in cui la pandemia è tutt’altro che archiviata».
«Se lo Stato non è nelle condizioni di garantire un adeguato pattugliamento del canale di Sicilia con le proprie forze, la difesa del confine d’Europa deve essere realizzata con un coinvolgimento delle forze degli altri paesi Europei – ha incalzato Firetto – . Non possiamo essere soltanto cittadini di un’Europa dei vincoli, delle banche e della finanza, ma deve essre l’Europa dei popoli e della condivisione».
In mattinata era stato il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, ad alzare la voce con la ministra Luciana Lamorgese e la risposta dello Stato non sè fatta attendere. Il capo del ministero dell’Interno in una telefonata al presidente della Regione ha annunciato che quasi tutti i migranti fuggiti dal Porto Empedocle sono stati catturati e ha assicurato che ha a breve invierà personale militare impregnato nel servizio Strade sicure a vigilare i centri di accoglienza per evitare altre fughe di massa come avvenuto oggi nell’Agrigentino e ieri a Pian del Lago. Lamorgese ha anche annunciato anche l’arrivo di una nuova nave-quarantena per i migranti, anche perché gli arrivi non si fermano e continui sbarchi vengono segnalati di ora in ora.
«Entro pochi giorni sarà garantito l’invio nelle acque della Sicilia di una capiente nave-passeggeri da riservare ai migranti» ha specificato una nota della Presidenza della Regione siciliana. «Al capo del Viminale – rivela il governatore – ho denunciato, ancora una volta, la insostenibile situazione nell’Isola e la preoccupazione dei sindaci e delle comunità locali la cui esasperazione rischia di creare, specie in alcune zone, tensione e allarme sociale. Ho ricevuto precise garanzie sulla presenza di navi-quarantena lungo le coste siciliane e in prossimità dell’isola di Lampedusa, oltre la presenza di contingenti militari da affiancare alle poche e stremate unità delle forze dell’ordine per evitare il ripetersi di fughe dai Centri di accoglienza. Ormai appare chiaro come in Sicilia la questione migranti sia diventata anche una questione di ordine pubblico e di salute che non può più essere sottovalutata».
Ma la ministra ha voluto rassicurare sul fatto che «dal punto di vista sanitario, la situazione è sotto controllo: tutti i test sierologici sono risultati negativi e cosi i tamponi fin qui eseguiti sui migranti, sia a Porto Empedocle sia a Lampedusa, grazie
all’impegno profuso dalla Regione Siciliana».