Sono 1.520 i migranti ospiti dell’hotspot di Lampedusa. Per oggi, la Prefettura di Agrigento ha disposto un doppio trasferimento per un totale di 650 persone. In mattinata, 450 verranno imbarcati sul traghetto di linea Veronese che giungerà in serata a Porto Empedocle e poi, altri 200, lasceranno l’isola con la motovedetta della Guardia di finanza. Ieri, con 9 diversi barconi, a Lampedusa sono giunti 377 migranti. Due soccorsi di 38 e 35 persone, in serata, sono stati molto complicati a causa del mare mosso. Parte dei gruppi che affollavano i barchini, entrambi di 6 metri, sono stati, in attesa dell’arrivo della motovedetta della Capitaneria, trasbordati sulla zattera della ong Nadir.
Il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino, ha chiesto un incontro al ministro Piantedosi e l'appuntamento è stato programmato per il prossimo 28 novembre. Mannino ieri ha parlato di «un bollettino di guerra» che sta «diventando una quotidianità, nell’indifferenza dell’Europa. È duro lavorare in queste condizioni».
E sulla scena internazionale e in particolare sullo scontro in atto Italia-Francia per l'accoglienza dell'Ocean Viking, interviene l'Ue. "Non possiamo permettere che due stati membri si scontrino in pubblico e creino un'altra mega crisi sui migranti", ha affermato il vice presidente della Commissione europea Margaritis Schinas a Politco.Eu, spiegando che la commissione Ue chiede la convocazione di un vertice straordinario dei ministri degli Interni per discutere la crisi e considerare i prossimi passi di un piano d'azione. La riunione straordinaria, da tenersi prima del previsto consiglio degli Interni di dicembre, dovrebbe essere convocata dalla Repubblica Ceca, che detiene la presidenza di turno europea.
Il vertice straordinario degli Interni affronterà lo scontro sui migranti fra Roma e Parigi. E in quest'occasione la commissione cercherà di portare avanti "un piano d'azione con iniziative concrete per l'intera rotta (del Mediterraneo centrale)", ha sottolineato Schinas, che è responsabile anche per i migranti.
La Commissione non ha competenza sulle acque internazionali, ha ricordato Schinas, ma sta ragionando su come agire. "Sarà qualcosa che non coprirà solo l'aspetto della solidarietà ma l'intera rotta (del Mediterraneo centrale)", afferma, aggiungendo che ci si occuperà anche dell'aspetto delle "partenze" dalla costa nordafricana. Secondo il commissario europeo, bisogna fare meglio per quanto riguarda l'aiuto alla cooperazione con i paesi di origine e di transito dei migranti.