Tra le onde, spaventati, ma salvi. Sono oltre 1.200 i migranti soccorsi nelle ultime ore nel mar Ionio. Operazioni di salvataggio rese complesse dalle condizioni atmosferiche, da un mare minaccioso che rende fragili e a rischio i battelli che trasportano i migranti.
Continua, quindi, senza sosta il flusso dalle tre rotte utilizzate per raggiungere le coste italiane: dalla Turchia (cinque migranti sono annegati oggi nel Mar Egeo), dalla Libia e dalla Tunisia. Salgono a oltre 18.800 gli arrivi dall’inizio dell’anno. Un trend in netta crescita rispetto agli ultimi due anni: nello stesso periodo, nel 2021 e nel 2022, erano stati circa 6 mila.
Nelle ultime 24 ore nella acque Sar italiane, la Guardia costiera ha messo in salvo oltre un migliaio di persone in una attività affidata al Centro nazionale del soccorso marittimo. L’intervento ha riguardato le due imbarcazioni che erano state intercettate venerdì a oltre 100 miglia dalle coste di Roccella Ionica.
Le operazioni in mare sono state coordinate dalla Nave Dattilo che ha recuperato tutti i 500 i migranti presenti su una delle due imbarcazioni. In supporto della nave della Guardia costiera anche un pattugliatore della Guardia di finanza.
Le 379 persone a bordo del secondo barcone sono già state tratte in salvo da due motovedette Sar della Guardia costiera e poi trasferite a bordo della Nave Sirio della Marina militare che ha poi fatto rotta in direzione di Augusta dove le procedure di accoglienza e di identificazione sono state coordinate dalla prefettura di Siracusa.
Due motovedette Sar della Guardia costiera e un mezzo della Guardia di finanza sono, invece, intervenute nel corso della notte tra venerdì e sabato per soccorrere le persone che erano a bordo del barcone intercettato a sessanta miglia da Crotone. I 487 migranti erano ammassate su un peschereccio in pessime condizioni, che stava navigando in un mare forza 6. La barca è arrivata scortata da motovedette della Capitaneria di porto di Crotone e protetta da un rimorchiatore. I migranti sono poi stati trasferiti nel centro di accoglienza di Isola di Capo Rizzuto.
La Dattilo è attraccata nel porto di Reggio Calabria in mattinata con a bordo 584 persone, tra loro 70 tra donne e bambini. Una parte dei migranti è stata accompagnata nella scuola Boccioni di Gallico, alla periferia nord di Reggio, dove è stato allestito da tempo un centro di primissima accoglienza. L’altra parte, invece, trasferita al Cedir negli ex locali della Protezione civile. Durante le operazioni un migrante è caduto in acqua ed è stato tratto in salvo dal rescue swimmer.
L’allerta, comunque, resta alta. Alarm Phone ha lanciato l’allarme per 47 persone alla deriva su un barcone proveniente dalla Libia in difficoltà per le condizioni meteo. «Sono nel panico e urlano», afferma la ong. La Guardia costiera tunisina, dal canto suo, ha soccorso 326 persone a bordo di diverse imbarcazioni in difficoltà al largo delle loro acque territoriali.
Dal canto loro le ong lamentano ritardi nei soccorsi. «Per tre giorni di fila, il nostro equipaggio #Airborne – si legge in un tweet della Ocean Viking – ha avvistato 41 barche in difficoltà. Hanno rivelato richieste eccessive, errori di calcolo e inerzia da parte delle autorità».
Intanto, come disposto dal ministero della Difesa, è partita l’attività per decongestionare l’hotspot di Lampedusa dove si erano superati i limiti della capacità ricettiva dopo gli sbarchi degli ultimi giorni. A Napoli è atterrato il primo dei tre C-130 dell’Aeronautica militare che ha effettuato il primo dei trasferimenti aerei con a bordo 70 persone. Altrettante trasferite a Pratica Mare, in Piemonte e Lombardia.
«I soccorsi in mare che in queste ore vengono svolti dalla nostra Marina militare e i trasferimenti effettuati dall’Aeronautica militare sono l’ennesima dimostrazione della altissima professionalità e generosità delle nostre Forze armate», commenta il ministro Crosetto.
Continua, inoltre, il tragico aggiornamento dei morti, per il naufragio di Steccato di Cutro. Il bilancio è di 76 vittime: oggi sono stati recuperati i corpi di due bambine e quello di un uomo. A Trapani, infine, sono stati arrestati quattro presunti scafisti che avrebbero portato diversi migranti dalla Tunisia sulle coste italiane. Il gip per i quattro ha disposto il carcere.