PALERMO – Con l’arrivo del bel tempo e del mare calmo, quella dei migranti sta diventando in Sicilia un’emergenza nell’emergenza. I 149 migranti a bordo della Alan Kurdi che dovevano essere trasferiti su una nave individuata per la quarantena (“Azzurra” della Gnv) hanno invece ancora trascorso l’ottava notte a bordo dell’imbarcazione della ong tedesca Sea Eye, al largo delle coste trapanesi, ieri a Portopalo di Capo Passero c’è stato uno sbarco autonomo di una ottantina di migranti che ha messo seriamente in difficoltà il Comune più a sud d’Italia, la nave umanitaria spagnola Aita Mari, salpata da Siracusa, ha soccorso e trasferito a bordo 43 migranti ma Malta gli ha negato lo sbarco, e si rincorrono voci, fortunatamente non confermate di naugragi di gommoni carichi di persone nel Canale di Sicilia.
Immancabile la polemica politica, con Matteo Orfini (Pd) che definisce «inaccettabile» il comportamento del governo. Il parlamentare Pd è anche tra i firmatari di una lettera inviata al premier Conte da alcuni deputati e senatori per chiedere di «intervenire prima che sia troppo tardi». La Lega, per voce del senatore Stefano Candiani, attacca Conte e Lamorgese e chiede il blocco navale, mentre Forza Italia paventa il «rischio nuovi contagi». «Mentre gli italiani sono (giustamente) rinchiusi dentro casa da più di un mese per isolare il Coronavirus – tuona la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni -, a Portopalo di Capo Passero (Siracusa) decine di immigrati africani sbarcano e circolano tranquillamente in assembramento». Il viceministro dell’Interno, Matteo Mauri, replica: «La possibilità di prevedere la quarantena a bordo di navi attrezzate e con supporto medico per chi arriva garantisce il pieno rispetto dei diritti umani, così come permette di gestire in maniera adeguata l’emergenza sanitaria nell’interesse di tutti». Ma, come detto, la nave per la quarantena ancora non è entrata in funzione.
«Troppi immigrati e nessuno pensa al virus. Siamo in piena emergenza, non possiamo rischiare anche un incontrollato flusso dall’Africa» ha detto in un’intervista al quotidiano Libero, il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, alla luce degli ultimi sbarchi sulle coste dell’isola.
«La posizione mia e del mio governo – sottolinea il Governatore – è chiara: riteniamo che l’unica soluzione possibile di fronte al paventato arrivo di migranti con sbarchi autonomi sia la quarantena su una apposita, idonea nave ormeggiata in rada. Ricevo allarmate telefonate da sindaci e cittadini che temono l’incontrollata gestione della presenza di centinaia di migranti, sul piano della prevenzione sanitaria».
«Avverto per intero il peso della mia responsabilità – aggiunge -. Abbiamo trovato in 24 ore una nave per 488 posti, dotata di protocolli sanitari e di tutte le autorizzazioni. Ma non sappiamo ancora cosa abbia deciso lo Stato dopo la nostra proposta. E così non va bene: la leale collaborazione non può essere unilaterale. Il governo non perda altro tempo. Tra la mia gente c’è tanta tensione».
«Da uomo orgogliosamente di destra, prima ancora che da governatore, guardo al fenomeno migratorio sotto l’aspetto umanitario e organizzativo – prosegue Musumeci -. E ho sempre denunciato il cinismo dell’Ue e la sua incapacità a dimostrare di essere anche un ideale, un valore e non solo una lobby finanziaria. I migranti vanno fermati prima ancora di partire e l’Europa avrebbe dovuto già da tempo prendere atto del fallimento della politica di cooperazione e di sviluppo con il continente africano».