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Migranti, «dissequestrata la nave Aquarius». La Procura di Catania: «Non è vero»

Di Redazione |

CATANIA – Sarebbe stata dissequestrata la nave Aquarius: il tribunale del Riesame avrebbe annullato il provvedimento del procuratore capo di Catania Carmelo Zuccaro che aveva aperto un’indagine sull’attività della nave Ong di Medici senza frontiere (Msf) Aquarius il 20 novembre scorso. Lo ha annunciato il presidente dell’Associazione A buon diritto, Luigi Manconi e ha dato la notizia anche Radio Radicale, ma dalla Procura di Catania arriva una smentita.

Zuccaro aveva contestato la violazione della legge sui rifiuti perché erano stati smaltiti come immondizia indifferenziata gli abiti e le coperte dei migranti salvati in mare, per un totale di 24mila chilogrammi. L’imbarcazione appartiene dell’agente marittimo Giannino ed era stata noleggiata da Msf.

«L’Aquarius non può essere stata dissequestrata perché non è mai stata sequestrata in quanto non era in Italia e il decreto del gip non è stato eseguito, nè impugnato»  ha precisato la Procura di Catania riguardo alle notizie che si susseguono sulla nave gestita da Medici senza frontiere.

Il Tribunale del riesame, spiegano dalla Procura, si è espresso soltanto, annullando il decreto, sul sequestro di 200mila euro di beni da due conti correnti intestati a Francesco Giannino, titolare della “Mediterranean shipping agency” di Augusta (Siracusa), indagato nell’ambito dell’inchiesta sullo smaltimento di rifiuti a rischio “infezioni” da navi di Ong che soccorrevano migranti. Notizia quest’ultima confermata anche dal legale dell’indagato, l’avvocato Dina D’Angelo, sottolineando di «essere stata l’unica parte in causa a presentare ricorso e a discutere davanti ai giudici». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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