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Migranti, da Sea Watch accuse all’Italia: «Gli accordi di Meloni con la Libia per riportare i profughi nei campi di prigionia»

La Ong: «Il governo si prepara a finanziare, addestrare e sostenere milizie dubbie che sono spesso criminali e alleate con i trafficanti di esseri umani»

Di Redazione |

«Pochi giorni fa il premier italiano Giorgia Meloni è volato in Libia per discutere di accordi in materia di gas, economia e migrazione. All’incontro ha detto di voler rafforzare ulteriormente la cosiddetta Guardia costiera libica. Quindi ancora una volta il Governo italiano si prepara a finanziare, addestrare e sostenere milizie dubbie che sono spesso criminali e alleate con i trafficanti di esseri umani». A dirlo è Sea Watch dopo la missione a Tripoli del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. 

«L'obiettivo comune – denuncia l’ong – è intercettare illegalmente le persone in fuga attraverso il Mediterraneo e tenerle lontane dall’Italia e dall’Europa, riportarle nei campi libici, alle torture, alla fame, alle violazioni dei diritti umani e alla morte da cui fuggono. Invece di altra violenza abbiamo bisogno di vie di ingresso sicure e legali. Gli accordi tra Italia e Libia devono cessare immediatamente».  COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA