«Siamo a circa 35 mila arrivi di migranti a Lampedusa. E’ stato un anno ancora più pesante del 2020, quando avevamo sfiorato i 20 mila arrivi. Per quanto riguarda la gestione degli immigrati e il Covid fino ad ora non si sono verificate situazioni di particolare contagio. Il numero dei positivi, fino a questo momento, è sempre stato abbastanza contenuto. I migranti vengono minuziosamente controllati». Lo ha detto il prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa, durante la conferenza stampa di fine anno.
Il Prefetto ha aggiunto: «Abbiamo tante preoccupazioni per la gestione di questo fenomeno che ha assunto proporzioni importanti». «Agrigento è sempre stata una provincia di sbarchi, ma oggettivamente negli ultimi due anni c'è stato un trend in crescendo che ha creato non pochi problemi, ci siamo attrezzati salvaguardando la salute dei migranti e dei nostri cittadini – ha concluso – . Gli agrigentini, da questo punto di vista, sono comprensivi. Non ci sono mai state intemperanze nei confronti dei migranti, l'obiettivo è dare sicurezza ai cittadini e ai migranti».
E sono stati 119 i migranti arrivati, da stanotte e fino all’alba con tre diverse imbarcazioni, a Lampedusa. Sul primo barchino di 6 metri, bloccato a 5 miglia, dalla Guardia di finanza c'erano 29 persone, fra cui 4 donne, provenienti da Sudan, Somalia e Guinea. Sul secondo gommone di 7 metri, intercettato a 37 miglia dalla Guardia costiera, erano in 36, fra cui una donna, provenienti da Senegal, Sudan, Mali, Etiopia, Egitto, Gambia, Libia ed Algeria. Sulla terza imbarcazione di 9 metri viaggiavano invece 54 migranti, fra cui due donne e un minore, provenienti da Mali, Guinea, Senegal, Sudan, Egitto, Etiopia, Algeria. Nella giornata di ieri, con 4 diversi barconi, erano approdate a Lampedusa 221 persone. L’ultimo sbarco, durante la notte, con 75 migranti provenienti da Bangladesh, Egitto, Camerun. All’hotspot di contrada Imbriacola, al momento, si trovano 370 persone a fronte dei 250 posti disponibili. Non sono previsti trasferimenti su nave di linea o nave quarantena.