Migranti, anche la Geo Barents nel porto di Catania con 572 naufraghi: al via l'ispezione
La nave ha ricevuto l’autorizzazione dalle autorità italiane affinché vengano valutati i casi di vulnerabilità a bordo
E’ giunta nel porto di Catania la Geo Barents, nave di ricerca e soccorso di Medici Senza Frontiere, con a bordo 572 naufraghi. La nave, come riferito dalla ong, ha
ricevuto l’autorizzazione dalle autorità italiane affinché vengano valutati i casi di vulnerabilità a bordo. Si tratta della seconda nave presente nel porto di Catania: la notte
scorsa nel molo levante ha attraccato la Humanity 1, con a bordo 179 migranti, di cui 144 sbarcati a seguito dell’ispezione a bordo.
Il mancato sbarco di 35 adulti senza problemi medici che in base al decreto firmato al governo italiano devono lasciare le acque italiane ha creato polemiche quello che è stato definito uno sbarco selettivo. In effetti il decreto permetto lo sbarco solo di fragili, donne e bambini.
«La salute dei migranti è la nostra priorità assoluta» e li «valutiamo secondo criteri clinici e scientifici"che sono applicati «dal 1991». Lo ha detto Claudio Pulvirenti, direttore in Sicilia dell’Usmaf del ministero della Salute, che stanno eseguendo il triage dei migranti sulla Geo Barents a Catania per stabilire chi può lasciare la nave della ong. Il medico ha spiegato che i primi a essere visitati saranno i bambini e le donne incinte e che le valutazioni, avvalendosi della collaborazione di mediatori culturali per l’ascolto, saranno fatte anche sotto il profilo del disagio psichico e psichiatrico, sottolineando che il loro è però «un intervento in emergenza» e che sulle navi «c'è sempre un medico a bordo». Su queste navi, ha osservato, ci sono «storie drammatiche di persone vittime di gravi violenze», ma le sue decisioni «le prende con la coscienza di chi applica criteri scientifici e medici».
E intanto continuano nel porto di Catania le proteste di attivisti contro il decreto sull'immigrazione. Davanti al cancello dell’accesso al molo 25 ci sono decine di persone che lanciano slogan come «liberateli tutti, liberatele tutte» e espongono uno striscione rosso con la scritta bianca #portiaperti.