LAMPEDUSA – Altri due barchini, con a bordo 15 e 16 tunisini, sono stati avvistati stanotte, a poca distanza dalla costa di Lampedusa, da una motovedetta della Guardia di finanza che li ha guidati in porto. In poco più di 24 ore, a partire da sabato sera, si sono registrati complessivamente 11 approdi di migranti sull’isola, tutti a bordo di barchini per il complessivo arrivo di quasi 200 persone. In questi giorni di bel tempo e mare calmo, l’isola delle Pelagie è sotto assedio e non è difficile assistere all’ingresso in porto di un barchino, evento che ormai si rinnova quotidianamente se non di ora in ora.
Micro sbarchi che sono l’ennesima conferma di un fenomeno che investigatori ed esperti hanno segnalato ormai da qualche mese: è ripreso con regolarità il traffico con le “navi madre”, i grossi pescherecci che partono dalla Libia e dalla Tunisia carichi di migranti e che, una volta arrivati a poche miglia dalle acque territoriali italiane, trasbordano le persone sui barchini con cui poi queste raggiungono la costa. Degli 11 arrivati a Lampedusa, il più grande era un guscio di legno di 8 metri e un motore da 15 cavalli: impossibile che siano partiti in maniera autonoma dalle coste africane. Da dove, invece, era partito il gommone con una settantina di migranti a bordo che è stato soccorso dalla Guardia Costiera libica. Le persone «sono rimaste per giorni in pericolo in mare aperto e due di loro sono in condizioni critiche», ha fatto sapere l’Unhcr in Libia.
Tutti questi arrivi come era prevedibile hanno creato problemi all’hot spot di Lampedusa. Cinquanta immigrati hanno già lasciato l’isola questa mattina con un pattugliatore della Guardia di finanza che arriverà a Porto Empedocle. Altri 90 verranno imbarcati sul traghetto di linea che giungerà a Porto Empedocle in serata. Con il doppio trasferimento, temendo anche che l’ondata dei micro sbarchi non sia finita, si prova ad alleggerire il numero delle presenze nell’hotspot dove, stanotte, erano in 330 circa a fronte dei 95 posti disponibili.
Dopo il trasferimento con il traghetto, nella struttura di primissima accoglienza, che si trova in contrada Imbriacola, dovrebbero rimanere circa 190 persone.