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Migranti a Vendicari su barca a vela Usa mentre scoppia un caso “Asso Ventotto”

Di Redazione |

Migranti, si apre un nuovo caso. L’Unhcr, l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, ha reso noto che sta «raccogliendo tutte le informazioni necessarie sul caso del rimorchiatore italiano Asso Ventotto che avrebbe riportato in Libia 101 persone soccorse nel Mediterraneo. La Libia non è un porto sicuro e questo atto potrebbe comportare una violazione del diritto internazionale».

La vicenda è stata segnalata dal segretario nazionale di Liberi e Uguali, Nicola Fratoianni, che da bordo della Open Arms nella tarda serata di ieri ha affermato di avere appreso «che uno dei gommoni segnalati dalla Guardia Costiera italiana con 101 persone a bordo nel Mediterraneo è stato soccorso dalla Nave Asso Ventotto, battente bandiera italiana, che si sta dirigendo verso Tripoli. Non sappiamo ancora se questa operazione avviene su indicazione della Guardia Costiera Italiana, ma se così fosse si tratterebbe di un precedente gravissimo, un vero e proprio respingimento collettivo di cui l’Italia ed il comandante della nave risponderanno davanti ad un tribunale. Il diritto internazionale prevede che le persone salvate in mare debbano essere portate in un porto sicuro e quelli libici, nonostante la mistificazione della realtà da parte del governo italiano, non possono essere considerati tali».

Stamattina il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha smentito il sostegno della Guardia Costiera italiana nelle operazioni di salvataggio di centinaia di migranti nel mediterraneo, poi riportati in Libia. «La Guardia Costiera Italiana – scrive su Facebook – non ha coordinato e partecipato a nessuna di queste operazioni, come falsamente dichiarato da una Ong straniera e da un parlamentare di sinistra male informato».

A stretto giro di posta la replica di Fratoianni: «L’unico disinformato, ed è molto grave visto il ruolo che ricopre indegnamente, è il ministro Salvini. Intanto perché non ha letto la mia dichiarazione. O forse ha problemi di comprensione del testo. Abbiamo denunciato un caso di palese violazione delle norme internazionali da parte di una nave mercantile italiana, Asso 28 che sta riportando a Tripoli, quindi in un porto non sicuro, 101 migranti (di cui 5 bambini, 5 donne incinte e 91 adulti fra uomini e donne). E di questo abbiamo le prove. «Abbiamo detto che “SE lo facesse su indicazione della guardia costiera italiana sarebbe ancora più grave”. Ma già che ci siamo, vorrei chiedere a Matteo Salvini – conclude Fratoianni – se è in grado di rispondere a qualche domanda: se l’indicazione al mercantile italiano non è arrivata dalla guardia costiera italiana, da chi è arrivata?…».

Successivamente, Fratoianni è intervenuto ancora sulla vicenda sostenendo che l’ordine ad Asso 28 di riportare a Tripoli i migranti soccorsi a bordo di un gommone «è arrivato dalla piattaforma per cui lavora il rimorchiatore, vale a dire dall’Eni». E le autorità italiane erano informate fin dall’inizio dell’intera operazione di soccorso in quanto «la prima segnalazione di un gommone in difficoltà era partita proprio dal Imrcc di Roma». «E’ stato un respingimento collettivo» ribadisce Fratoianni ricostruendo attraverso le comunicazioni radio quanto avvenuto nella giornata di ieri.

La società Augusta Offshore di Napoli, armatrice dell’Asso Ventotto, ha comunicato che è arrivata dal Marine Department di Sabratah la richiesta «di procedere in direzione di un gommone avvistato a circa 1,5 miglia sud est dalla piattaforma».  L’azienda conferma inoltre che «le attività di soccorso si sono svolte sotto il coordinamento della Coast Guard libica» e precisa che Asso Ventotto si è diretto ieri verso il gommone in difficoltà «dopo aver imbarcato rappresentanti dell’Authority libica sulla piattaforma stessa». Successivamente, recuperati i 101 migranti in difficoltà, è arrivato ieri sera nel porto di Tripoli e li ha trasbordati su un battello della Guardia costiera libica. Alle 22.10 è finito il trasbordo e Asso Ventotto si è ormeggiata alla banchina Abusetta nel porto della capitale libica. «Non si sono verificati – viene precisato – incidenti o proteste da parte dei migranti salvati, anche quando sono stati trasbordati sul battello della Coast Guard libica all’interno del porto».

Stamattina, infine, 44  migranti – uomini, donne e bambini – sono stati bloccati lungo la strada Noto-Pachino, nel Siracusano: sono 27 afghani, nove iracheni e otto iraniani. Sarebbero partiti sei giorni fa dalla Turchia pagando circa 5.000 euro a persona e sbarcati all’alba di oggi a Vendicari. Erano su una barca a vela di 38 piedi, denominata Hugin, battente bandiera degli Stati Uniti, condotta da due russi, al momento irreperibili, dei quali sono in corso le ricerche. I migranti saranno accolti nella tendopoli del porto commerciale di Augusta mentre la barca, dopo il disincaglio, sarà condotta a Marzamemi di Pachino per il sequestro disposto dalla Procura di Siracusa.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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