Notizie Locali


SEZIONI
Catania 10°

Cronaca

Migranti, a Lampedusa continua l’assalto: ma è in arrivo la prima nave quarantena

Di Redazione |

LAMPEDUSA  – Continuano gli sbarchi a Lampedusa, dove nelle ultime ore sono giunte circa 200 persone a bordo di 8 barchini diversi. Approdati sulla terraferma anche grazie all’ausilio della Guardia costiera, i migranti sono stati trasferiti all’hotspot di contrada Imbriacola dove sono presenti oltre 1.000 persone.

Intanto sull’isola è atteso per questa sera l’arrivo della nave-quarantena inviata dal Governo per ospitare i migranti, Azzura  di Gnv. Ma siccome l’emergenza cresce di ora in ora il Viminale ha avviato la nuova gara per il reperimento di una seconda nave sulla quale far svolgere la quarantena ai migranti che sbarcano in Italia. Inizialmente si era pensato di dislocare l’imbarcazione in Calabria ma non è escluso che, al termine della gara, possa invece anche questa esser ancorata in Siclia.

“E chi la deve arrestare questa emergenza? Se non c’è il maltempo, non l’arresta nessuno. Sicuramente noi non possiamo fare nulla, chi deve fare qualcosa deve essere il Governo. L’Europa è completamente assente, lo dice anche il presidente Musumeci. Ed è brutto che tutto il peso dell’immigrazione debba ricadere di fatto sulla popolazione” ha detto il sindaco di Lampedusa, Totò Martello, commentando i nuovi sbarchi avvenuti nelle ultime ore sull’isola. All’hotspot di contrada Imbriacola “sono presenti 1050 migranti”, stasera “arriva la nave-quarantena e dovremmo svuotare il centro”, conclude Martello.

Gnv Azzurra – una nave con oltre mille posti – dopo una sosta tecnica a Porto Empedocle per imbarcare personale sanitario e tecnico, arriverà in giornata a Lampedusa e già da stasera inizieranno i trasferimenti dei migranti ospitati nell’hotspot dell’isola. A decidere quante persone potranno salire a bordo sarà il ministero della Salute mentre una volta che la nave sarà piena spetterà alle Capitanerie di Porto stabilire se rimarrà in rada a Lampedusa o se tornerà verso le coste siciliane. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


Articoli correlati