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Messina Denaro, le “attenzioni” di Lorena Lanceri e il “pokerino beverino” nella vita normale del boss

Emergono particolari dalle motivazioni della sentenza che ha portato alla condanna della presunta amante dell'ex primula rossa, a 13 anni e 4 mesi per concorso esterno in associazione mafiosa

Di Redazione |

Un rapporto di anni e non solo di carattere personale e sentimentale ha legato Matteo Messina Denaro a Lorena Lanceri, una delle donne del boss recentemente condannata in abbreviato a 13 anni e 4 mesi di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa. Lo ritiene il gup che ha emesso il verdetto nelle motivazioni della sentenza che sono state depositate. Le «attenzioni» della Lanceri, che insieme al marito Emanuele Bonafede ha provveduto ai bisogni del capomafia, ne ha smistato la corrispondenza e ha vigilato sulla sua sicurezza, hanno consentito al capomafia «di permanere anche fisicamente nel territorio mafioso da lui diretto», scrive il gup.

Il rapporto tra i due risale a molto prima della cattura di Messina Denaro, almeno al 2017, «anno in cui “lest” (uno dei soprannomi dato alla donna dal boss ndr) già appare stabilmente nei rendiconti mensili e annuali di spesa del capo mafia acquisiti durante le indagini, almeno sei anni, arco temporale nel quale egli, grazie al prezioso aiuto della sua rete di protezione, di cui faceva parte la Lanceri è riuscito a perpetrare la sua latitanza continuando ad operare indisturbato sul territorio campobellese quale vertice della consorteria mafiosa». Condotte che, secondo il gup, «permettono di tracciare e ricostruire quello che è l’apporto tipico del concorrente esterno».

Emerge ancora che per mesi, mentre le forze dell’ordine lo cercavano in tutto il Paese, Matteo Messina Denaro trascorreva almeno una serata a settimana al tavolo del poker. L’ennesima sorprendente scoperta, fatta dai carabinieri del Ros e dalla Procura di Palermo che hanno arrestato il latitante a gennaio del 2023, è la conferma che il capomafia sia riuscito a condurre una vita normale nonostante la latitanza. Nei cellulari sequestrati a Lorena Lanceri, è stata trovata una chat di gruppo su whatsapp dal titolo «pokerino beverino» alla quale partecipavano Messina Denaro, che usava però il nome di Francesco Salsi, e altre persone che partecipavano alle serate.

Gli inquirenti stanno cercando di capire se e quale dei giocatori presenti alle partite fosse a conoscenza della vera identità del boss che, comunque, la donna aveva presentato alla comitiva come il medico Francesco Salsi. Nella chat ci sono numerosi messaggi che il capomafia scambiava con i partecipanti con commenti divertiti sulle serate trascorse insieme. Siamo nel 2021. I giocatori si incontravano, quando i divieti Covid non erano in vigore, spesso a casa della Lanceri e del marito Emanuele Bonafede. Nel gruppo «pokerino beverino» c’è una foto mandata a uno dei partecipanti, assente quel giorno, in cui si legge «il dottore stasera è distrutto», commento legato forse al fatto che Messina Denaro aveva perso. Allegata c’è una foto del padrino con la testa bassa e le mani sul volto. Una posa per mostrare il suo scoramento e nello stesso tempo un modo per coprirsi il viso ed evitare che circolasse una sua immagine, dicono gli investigatori.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA