CATANIA – La richiesta di costituzione parte civile dei Comuni di Lentini e Carlentini, del Libero consorzio di Siracusa, l’Arpa, di Legambiente e di altre tre associazioni ambientaliste, Nogra, Rangers d’Italia e Eps , ha caratterizzato l’udienza preliminare sulla richiesta di rinvio a giudizio di Antonino e Salvatore Leonardi, titolari della discarica Sicula Trasporti, che è in amministrazione giudiziaria, arrestati lo scorso giugno dalla guardia di finanza di Catania nell’ambito dell’operazione ‘Mazzetta Siculà, e di altri 10 indagati. Il Gup Andrea Filippo Castronuovo si è riservato di decidere nella prossima udienza fissata per 7 dicembre.
Secondo l’accusa, dalle indagini dello Scico delle Fiamme gialle è emerso «un perdurante e sistematico illecito smaltimento dei rifiuti solidi urbani provenienti da oltre 200 Comuni siciliani» e una gestione della discarica «orientata all’esclusivo perseguimento di utili attraverso il mantenimento delle convenzioni con gli Enti locali pur non essendo gli impianti nelle condizioni di poter più adempiere alle prescrizioni fissate dalle autorizzazioni amministrative».
I due imprenditori sono accusati di associazione per delinquere, traffico di rifiuti, corruzione, frode nelle pubbliche forniture e getto pericoloso di cose. Il rinvio a giudizio , oltre che per i Leonardi, è stato chiesto per il ‘pentitò Filadelfo ‘Delfò Amarindo , gli imprenditore Francesco Guercio e Nicola Guercio, il funzionario dell’Arpa Vincenzo Liuzzo, il consulente Giovanni Orazio Messina, il dipendente della Sicula Trasporti Marco Morabito, il responsabile dell’impianto di compostaggio Pietro Francesco Nicotra, Giancarlo Panarello, Il funzionario del Libero Consorzio di Siracusa Salvatore Pecora, il responsabile dell’impianto di trattamento Francesco Zappalà. Sono stati chiamati a comparire in udienza, come enti giuridici incolpati, le società Sicula Trasporti, Sicula Compost, Gesac, Edile Sud, Leonhouse Immobiliare ed Eta Service.