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Maxitruffa alle assicurazioni nel Palermitano: così simulavano il furto di auto di lusso

Di Redazione |

PALERMO – I carabinieri della Compagnia di Misilmeri e gli agenti della Squadra Mobile di Palermo hanno scoperto una maxitruffa alle assicurazioni.

L’inchiesta, coordinata dalla Procura del capoluogo siciliano, ha portato il gip di Palermo, a disporre misure cautelari nei confronti di 16 persone, accusate a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al furto, riciclaggio di auto di lusso e truffe in danno delle assicurazioni realizzate tra Palermo e Villabate. Tra i destinatari della misura cautelare ci sono anche un poliziotto e un carabiniere.

L’operazione, denominata «Dirty Cars», è stata coordinata dal procuratore aggiunto Ennio Petrigni. Le indagini sono iniziate ad aprile del 2017.

Le persone indagate acquistavano le auto di lusso per lo più Ferrari, Porsche, Range Rover e Audi, le intestavano a prestanomi e, dopo averle assicurate, con tanto di sistema satellitare per sviare i sospetti delle compagnie assicurative, ne simulavano il furto, poi regolarmente denunciato alle forze di polizia e alle compagnie per la riscossione del risarcimento.

Dopo aver intascato il premio, gli indagati reimmatricolavano una seconda volta le vetture con targhe e documenti di circolazione nuovi. Infine le rivendevano attraverso concessionarie compiacenti.

Tre dei sedici indagati sono finiti agli arresti domiciliari: C.G. 31 anni, C.C. 21 anni e C.A 25 anni, 7 sono stati sottoposti ad obbligo di dimora e 6 ad obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA