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L'omicidio

Mascali: litiga col vicino che fa commenti sulla figlia e lo uccide colpendolo alla gola con una forbice

La vittima è un operaio edile di 41 anni, Antonio Raciti. L’arrestato è un 48enne disoccupato, Giampiero Blanco

Di Redazione |

Un 41enne è stato ferito mortalmente a Mascali, nel Catanese, al culmine di una lite da un vicino di casa. L’aggressore lo ha colpito alla gola con una forbice, procurandogli una vasta emorragia. La vittima è deceduta nell’ospedale di Giarre. L’aggressore è stato arrestatodai Carabinieri che lo hanno trovato a casa con la maglietta sporca di sangue e un marsupio che conteneva la forbice utilizzata per ferire il vicino. La procura di Catania, con l’aggiuntoFabio Scavone, ha disposto il trasferimento dell’arrestato in carcere e l’autopsia, che sarà eseguita domani.

La vittima è un operaio edile di 41 anni, Antonio Raciti. L’arrestato è un 48enne disoccupato, Giampiero Blanco, in passato denunciato per porto abusivo di armi e ricettazione, che è indagato per omicidio. Sul caso hanno indagato Carabinieri della Stazione di Mascali, supportati dai colleghi della sezione Operativa della compagnia di Giarre e dal personale della Sezione investigazioni scientifiche del reparto Operativo del comando provinciale di Catania.

Secondo una ricostruzione degli investigatori, la lite sfociata in omicidio sarebbe scaturita da commenti che la vittima avrebbe rivolto al 48enne sulla figlia, accusandolo di non essere un buon padre a causa delle frequentazioni della 22enne, studentessa fuori sede. Già ieri i due uomini avrebbero avuto un diverbio per lo stesso motivo che sarebbe ripreso oggi. Secondo l’accusa, l’arrestato, in uno scatto d’ira, dopo aver afferrato delle forbici di medie dimensioni, che aveva con sé, avrebbe colpito ripetutamente al torace e al collo il 41enne, che ha quasi subito perso i sensi. La vittima è stata portata nell’ospedale di Giarre dove è deceduta dopo qualche ora per la forte emorragia dovute alle ferite alla trachea e alla carotide nonostante sia stata sottoposta a più interventi chirurgici nella speranza che potesse essere stabilizzato e condotto presso il reparto di Chirurgia Vascolare dell’Ospedale Cannizzaro di Catania. Purtroppo, per il sopraggiungere di un’emorragia massiva, verosimilmente causata della lesione dell’arteria carotidea, è deceduto alle successive ore 17:00, mentre i medici stavano ancora tentando di salvarlo.

Sul posto sono quindi giunti anche i militari della Sezione Investigazioni Scientifiche, che hanno condotto il delicato sopralluogo e repertato, tra le altre, cose anche l’arma del delitto, con evidenti tracce ematiche.

Il 48enne è stato trovato da Carabinieri con indosso una maglietta inzuppata di sangue e hanno sequestrato le forbici che, per sua stessa ammissione, avrebbe utilizzato per il folle gesto. L’arrestato è condotto nella casa circondariale di Catania, in isolamento. La salma, su disposizione della Procura distrettuale etnea, è stata traslata all’obitorio del Policlinico di Catania per essere sottoposto a esame autoptico da parte del medico legale.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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