MARSALA (TRAPANI) – Sono cambiati i personaggi ma la trama del dolore sembra essere la stessa: un giovane che scompare e che viene ritrovato morto a distanza di poche ore. A Marsala nel Trapanese è andata in scena una “replica con delitto” a distanza di pochi giorni. «Cosa ti hanno fatto? Cosa ti hanno fatto?», urla disperata la madre di Gianni Genna 27 anni dopo avere visto e riconosciuto il cadavere del figlio, con il volto tumefatto, adagiato a terra dietro un vecchio casolare, in fondo a una stradina tra le contrade Digerbato e Ciavolotto. Un altro omicidio a tre settimane di distanza da quello di Nicoletta Indelicato, 24 anni, scomparsa la sera di sabato 16 marzo dopo essere uscita dalla sua casa e poi trovata senza vita. A parte questa coincidenza nessun collegamento apparente tra i due casi.
Gianni Genna, che faceva il marmista, aveva fatto perdere le sue tracce anche lui una sera di sabato, il 6 aprile, dopo essere stato a mangiare una pizza, insieme ai suoi amici, in un locale di contrada Digerbato, a 500 metri dal luogo del ritrovamento. Chi era con lui ha raccontato di essere andato via e di avere lasciato il giovane da solo. Poi mistero. Cosa sia accaduto adesso è compito degli inquirenti accertarlo. Di certo c’è che il corpo del 27enne era sotto un albero e aveva gli stessi indumenti che indossava al momento della scomparsa. Da un primo esame sembra non vi siano tracce di colpi d’arma da fuoco. A ritrovarlo è stata una squadra di vigili del fuoco, finanzieri e un volontario. Alcuni abitanti dicono che ieri la zona era stata ispezionata in precedenza, ma non era stato trovato nulla. “Gianni era un ragazzo non violento, buono, ancora non sappiamo come sia morto», afferma l’avvocato della famiglia, Luigi Pipitone. Solo un piccolo problema con la giustizia quando nel 2007, dopo un inseguimento in auto, fu arrestato dai carabinieri di Petrosino perché aveva 30 grammi di marijuana.
Sul luogo del ritrovamento del corpo gli investigatori, coordinati dal sostituto procuratore di Marsala, Giulia D’Alessandro, hanno assistito a scene strazianti. Il padre, il fratello del giovane, hanno gridato «bastardi, bastardi!». Non ci sarebbero dubbi che si tratti di un omicidio. E la cittadina dove nel 1860 sbarcò Giuseppe Garibaldi, in queste ore ripiomba nella cupa atmosfera che suscita un nuovo delitto, dopo quello di Nicoletta, il cui cadavere carbonizzato fu trovato dai carabinieri, in un vigneto alla periferia della cittadina. A conclusione di un’indagine lampo furono arrestati come responsabili della brutale uccisione Carmelo Bonetta, 34 anni, e la sua fidanzata, Margareta Buffa, di 29. Furono loro a raccontare quanto era accaduto accompagnando gli inquirenti sul luogo del delitto. Per ricordare questa ragazza, uccisa con 12 coltellate e poi data alle fiamme, oltre tremila persone hanno partecipato domenica sera, per le vie del centro di Marsala, ad una fiaccolata di solidarietà con la famiglia. Oggi un nuovo delitto. «Un’altra tragica notizia ha colpito la nostra città. Attendiamo il proseguo delle indagini per capire le cause di questa morte, ma qualunque esse siano, sta di fatto che a distanza di pochi giorni la nostra Marsala piange la perdita di un altro suo figlio», dice il sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo.