MARSALA – Ci sono voluti quasi 15 anni, ma alla fine è arrivato il giorno dell’inaugurazione del nuovo Tribunale di Marsala. Qui, dove Paolo Borsellino è stato Procuratore, prima di essere ucciso in via D’Amelio. E c’è proprio la sua fotografia, in bianco e nero, a campeggiare sul cornicione all’ingresso. Insieme con la fotografia di Cesare Terranova, un altro giudice ucciso da Cosa nostra. «Sono contento, è la parte più bella dell’essere ministro. Io avevo promesso che sarei tornato per inaugurare questo tribunale e sono orgoglioso di avere mantenuto la mia promessa», chiosa il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, venuto all’inaugurazione con il vicepresidente del Csm Davide Ermini. «L’estate è stata un tantino turbolenta – dice sorridendo – e non era neppure certa la mia presenza qui…».
«E’ una struttura che rappresenta la nuova visione della giustizia, efficiente e digitalizzata che faccia sentire i cittadini tutelati nei loro diritti – aggiunge il ministro, originario di Mazara del Vallo – E’ importante che lo Stato dia attenzione a tutto il paese e che arrivi alle periferie. Io sono di Mazara e so che vuol dire sentirsi lontani da Roma. Qui è stato Procuratore Paolo Borsellino e da allora si sono avvicendati tanti magistrati in prima fila nella lotta alla mafia, una lotta che deve continuare a esser costane un presidio di giustizia in più in una terra come questa è importante».
«Sono orgogliosamente figlio di questa terra, qui, anche se sono stato adottato dalla Toscana 20 anni fa, mi sento sempre a casa – dice ancora il ministro nel suo intervento – E’ anche molto piacevole per potere mantenere una promessa. Io qualche tempo fa ero venuto qui e avevo promesso che sarei tornato per inaugurare il tribunale, e l’ho fatto».
Il vicepresidente del Csm Davide Ermini ha parlato di «un traguardo in verità piuttosto sofferto, che ha richiesto un decennio di lavori, con un progetto che risale 2000. Encomiabile è stato lo sforzo sinergico della presidente del Tribunale di Marsala Alessandra Camassa, del procuratore Vincenzo Pantaleo e dell’amministrazione comunale guidata da Alberto Di Girolamo. Voglio dire alla presidente che il Csm farà di tutto per coprire le assenze (poco prima la Camassa aveva detto che al 31 dicembre, la scopertura dei posti di magistrato sarà al 33%, mentre quella del personale amministrativo è del 45/50% in alcuni ruoli, ndr), ma questo non è solo un problema di Marsala, ma dell’intero Meridione. Abbiamo bandito tre posti per la Procura e uno per il Tribunale, ma purtroppo non sono state presentate domande».
«I magistrati – ha aggiunto – non fanno domanda per andare in alcuni uffici particolari del Sud. Dobbiamo, quindi, incentivare i magistrati e un palazzo della giustizia nuovo come questo potrebbe anche essere un incentivo per i giovani, non soltanto quando sono obbligati perché di prima nomina, ma anche per rimanere. Adesso, a Marsala, abbiamo un 19% di scopertura complessiva, con il 38% per la Procura, ma a dicembre la scopertura sarà più ampia. E’ un problema che andrà risolto. Occorre, quindi, una politica complessiva per attirare giovani, ma anche meno giovani magistrati per coprire determinati posti nel Meridione».