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Manipolava i tempi di guida con una lastra delle radiografie: autotrasportatore denunciato a Catania

L'uomo è stato bloccato lungo la tangenziale etnea, e aveva raccontato ai poliziotti di aver osservato in maniera puntuale le ore di guida e i tempi di riposo previsti dalla legge

Di Redazione |

Aveva escogitato un piano in grado di eludere i controlli sui tempi di guida, senza dare nell’occhio, utilizzando una lastra delle radiografie in grado di sostituire, in modo millimetrico, la carta tachigrafica. Ad accorgersi del trucchetto messo in atto da un autotrasportatore di 51 anni sono stati gli agenti della Polizia di Stato, nell’ambito dei continui accertamenti eseguiti per prevenire e contrastare tutte quelle condotte illecite che rischiano di compromettere la sicurezza stradale.

La pericolosa condotta dell’uomo è stata scoperta grazie alla intensa azione di controllo degli agenti della Polizia Stradale di Catania che, utilizzando le speciali apparecchiature in dotazione, riescono a tracciare, con estrema precisione, l’attività svolta dal conducente, smascherando tutti quei sistemi finalizzati a manipolare i tempi di guida e di riposo degli autotrasportatori.

Nello specifico, l’autotrasportatore sottoposto a controllo lungo la tangenziale di Catania, in un primo momento, ha tentato di raccontare ai poliziotti di aver osservato in maniera puntuale le ore di guida e i tempi di riposo previsti dalla legge. Ma gli agenti della Polizia Stradale si sono accorti di un frammento di una comune lastra delle radiografie, di circa 9×6 centimetri, perfettamente coincidente con le dimensioni della carta tachigrafica.

In questo modo, una volta inserita nella slot del tachigrafo, la lastra ha manomesso lo strumento, interrompendo la registrazione dei dati inerenti guida e riposo del conducente, omettendo informazioni indispensabili per consentire un completo controllo di Polizia.

Per questa ragione, il 51enne è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per la rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro, ferma restando la presunzione di innocenza dell’indagato valevole ora e fino a condanna definitiva.

Tale condotta, oltre ad alimentare il fenomeno della concorrenza sleale fra operatori del settore dell’autotrasporto, rappresenta un concreto e grave pericolo per la circolazione stradale, non soltanto per la sicurezza dello stesso conducente ma anche per gli altri utenti della strada.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA