In un anno “normale” nell’area costiera Jonica etnea, quella compresa tra Giarre, Riposto e Mascali, la pioggia è normalmente «sugli 800-900 mm di accumulo. Il dato della Protezione civile che parla di 500mm in 12 ore ci fa capire come l’evento che è appena avvenuto sia del livello di quanto accaduto per l’alluvione a Valencia nelle scorse settimane, oltre metà della pioggia che cade normalmente in sei mesi». Lo dice Luigi Pasotti, dirigente del Sias, il Servizio informativo agrometeorologico della Regione siciliana.
Il dato registrato nella giornata fino alle 21,27 dal Sias è inferiore, pari a 288mm, ma la discrepanza con quanto riferito dalla Protezione civile è «spiegabile con il collocamento della nostra stazione, in zona Carrubba, più lontana dal “picco” registrato in un territorio comunque dall’orografia molto complessa dell’area. Siamo comunque a livello altissimi: se uniamo i dati delle ultime piogge negli ultimi giorni, abbiamo superato i livelli di accumulo del precedente anno e mezzo, dove invece c’era stata una situazione di siccità». Pasotti riferisce anche di quello che, a verifiche fatte, potrebbe essere un record:
«Nella nostra stazione di Riposto abbiamo registrato un picco di 100mm in una sola ora». Dati che «superano quelli dell’alluvione di 29 anni fa, il 13 marzo del 1995, dove ci furono delle vittime. Oggi – conclude – dobbiamo invece registrare l’assenza di vittime, segno che il territorio, rispetto a Valencia, ha resistito meglio».
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