Mafia, il gip inguaia la Occhionero su Nicosia: «O inconsapevole o connivente»

Di Redazione / 07 Novembre 2019

Parla di «infiltrazioni gravissime di Cosa nostra negli apparati dello Stato strumentalizzati per fini apparentemente nobili, in realtà volte ad alleggerire il rigore della detenzione dei mafiosi» il gip che ha convalidato il fermo dell’esponente dei Radicali Italiani Antonello Nicosia finito in manette lunedì per associazione mafiosa.

Il riferimento è ai rapporti di Nicosia con la deputata Giusy Occhionero di cui l’uomo era collaboratore parlamentare. Il gip sottolinea che nonostante una pesante condanna per traffico di droga scontata Nicosia «in ragione dello stretto rapporto intrattenuto con l’onorevole Giusy Occhionero, trovava facile accesso presso gli istituti di pena, in cui intratteneva contatti anche con associati mafiosi detenuti, riuscendo anche a far allontanare le guardie per conseguire colloqui riservati su questioni “delicat”».

«Si osserva – aggiunge – che le prerogative attribuite in sede parlamentare ai fini di collaborazione dei membri delle Camere venivano distorte e strumentalizzate fino a fornire la chiave di accesso a un mafioso presso le carceri italiane ai fini dei contatti con i mafiosi».

Il gip sottolinea che nonostante una pesante condanna per traffico di droga scontata Nicosia «in ragione dello stretto rapporto intrattenuto con l’onorevole Giusy Occhionero, trovava facile accesso presso gli istituti di pena, in cui intratteneva contatti anche con associati mafiosi detenuti, riuscendo anche a far allontanare le guardie per conseguire colloqui riservati su questioni “delicate”».

«Si osserva – aggiunge – che le prerogative attribuite in sede parlamentare ai fini di collaborazione dei membri delle Camere venivano distorte e strumentalizzate fino a fornire la chiave di accesso a un mafioso presso le carceri italiane ai fini dei contatti con i mafiosi».

E infatti il giudizio del gip sulla parlamentare è pesantissimo. Secondo il gip, la Occhionero, facendosi accompagnare nelle visite in carcere ai boss da Nicosia, senza aver fatto alcun controllo sul suo passato dimostra o «un grave difetto di consapevolezza» oppure «una connivenza». Sospendendo il giudizio sulla posizione della Occhionero, al momento non indagata, il gip sottolinea però che «tramite un messaggio proveniente dalle carceri può essere ben ordinato un omicidio e garantita l’operatività di Cosa nostra».

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Tag: antonello nicosia giusy occhionero mafia