MAFIA
Mafia, chi comanda a Catania dopo l’arresto del boss Ciccio Napoli? Le ipotesi sulla nuova “Cupola”
L’ultima retata dei carabinieri ha decapitato la cabina di regia della cosca più potente della città, il clan Santapaola-Ercolano. Ecco chi c'è ora nel mirino degli investigaotri
«Ciccio Napoli è il reggente della famiglia Santapaola-Ercolano ed è stato designato da [omissis]». Dietro questo omissis potrebbe nascondersi il futuro degli equilibri criminali di Cosa nostra etnea. Un nome pronunciato dall’ultimo responsabile del gruppo Nizza, Salvatore Scavone. Un peso massimo negli assetti criminali catanesi visto che – a dire del pentito – sarebbe stato lui a designare Francesco Napoli, arrestato nel blitz Sangue Blu, come rappresentante provinciale. L’ultima retata dei carabinieri ha definitivamente decapitato la cabina di comando del clan più potente di Catania.
Francesco Napoli, rimanendo un po’ sorpreso (dicono i bene informati) di essere rimasto fuori dall’inchiesta Agorà, aveva in qualche modo ammortizzato i contraccolpi degli arresti del Ros. Anche se erano venuto a mancare il braccio operativo Salvatore Rinaldi, detto “Millemachini”, che dalla sua officina di Zia Lisa coordinava un po’ gli affari militari della famiglia catanese, tenendo rapporti con i Nardo di Lentini e i La Rocca di Caltagirone. Un modo anche per non fare esporre il rampollo dei Ferrera “cavadduzzu” all’occhio vigile degli investigatori etnei.
Ma tutte le accortezze dell’«uomo d’onore riservato» non sono servite: le manette sono scattate. Puntuali. Cosa nostra dunque zoppica. Per poter raddrizzare il tiro è fondamentale affidare nel minor tempo possibile lo scettro del potere. Trovare un erede di “sangue” non sarebbe male. Ma fuori dalle carceri ne sono rimasti pochi. Anche i fratelli Santapaola della stirpe Colluccio – cugini di secondo grado del padrino Nitto – sono finiti tutti in gattabuia. E allora bisogna guardare ai nomi di qualche personaggio a piede libero.
Mirando su Picanello, nell’inquadratura entra Saro Tripoto che in passato ha occupato posti di una certa rilevanza all’interno dello scacchiere della mafia catanese. Ricordiamo che i carabinieri lo trovano nel 2009 seduto al tavolo con tutti i vertici della cupola del clan Santapaola-Ercolano, convocati da Santo La Causa – ex reggente dell’ala militare del clan Santapaola-Ercolano e pentito dal 2012 – in una villetta a Belpasso.
Un input per cercare di capire chi potrebbe occupare il ruolo di capo della nuova cupola potrebbe arrivare da un vecchio verbale dello “spazzino” dei Malpassotu Carmelo Aldo Navarria finito nei faldoni dell’inchiesta Overtrade. «Nel 2016 ho saputo da Alfio Carciotto e Marcello Magrì che in caso di arresto dei vertici di allora del clan avrebbero dovuto assumere il comando Orazio Carbonaro, Mirko Casesa, Salvuccio Puglisi, Salvatore Mazzaglia e Francesco Napoli».
Sull’ultimo nome pare avesse ragione. Molti dei personaggi citati sono dietro le sbarre, ma c’è anche chi è a piede libero. E sicuramente ha i fari degli investigatori puntati.