Per questo il segretario regionale dell’associazione nazionale dei consumatori Codici (Centro per i diritti del cittadino), Manfredi Zammataro, ha annunciato la presentazione di un esposto all’Enac e al ministero dei Trasporti, nonché l’invio di una diffida alla Compagnia Ryanair per chiedere «l’attivazione delle procedure per il rimborso dei disagi causati agli utenti».
Secondo quanto riferito da alcuni passeggeri che si sono rivolti a Codici, il volo che doveva partire dallo scalo umbro alle 21,30 è stato cancellato poco prima dell’imbarco, mentre il vettore che avrebbe dovuto trasportarli a Catania sarebbe stato dirottato a Pescara lasciando a terra i passeggeri. «Ciò che fa rimanere sgomenti – ha detto Zammataro – è che la compagnia aerea ha prima lasciato senza alcuna assistenza i passeggeri, e poi ha proposto loro di pernottare in un hotel a Jesi, nelle Marche, a ben un’ora e mezzo di strada, adducendo che non erano previsti voli alternativi fino a domani».
Alla fine, dopo ore di estenuante attesa e di proteste, è stata offerto il bus come unica alternativa per raggiungere Catania. «Si tratta di un episodio gravissimo – ha aggiunto Zammataro – che ha causato notevoli disagi ai passeggeri, i quali fino all’ultimo hanno chiesto un volo alternativo per rientrare a Catania e sono stati costretti invece a tornare in autobus, dovendo patire oltre 10 ore di viaggio.
«Stiamo predisponendo una diffida a Ryanair per chiedere di avviare subito le procedure di risarcimento dei danni, così come previsto per legge. Le compagnie aeree, in caso di negligenza o inadempienza, sono tenute a pagare per i danni causati ai passeggeri. Il regolamento europeo 261/04 Ce prevede infatti che, in caso di cancellazione del volo, le compagnie debbano risarcire con una compensazione economica che varia dai 250 ai 600 euro a seconda della lunghezza della tratta, e rimborsare tutte le spese ulteriori che gli utenti vittime del disservizio hanno dovuto sostenere o gli ulteriori danni subiti.
«Abbiamo già ricevuto da alcuni passeggeri la documentazione fotografica e video dei disagi subiti – ha concluso Zammataro – e stiamo predisponendo un esposto-denuncia che inoltreremo all’Enac e al ministero dei Trasporti per chiedere spiegazioni anche agli enti preposti alla vigilanza».
Chi volesse raccontare la propria esperienza o fornire ulteriori elementi può farlo scrivendo a: segreteria.sicilia@codici.org.