Lo Porto convertito all’Islam la famiglia indignata da offese
Lo Porto convertito all’Islam la famiglia indignata da offese
Secondo Al Quaida, Warren Weinstein e Giovanni Lo Porto «si erano convertiti all’Islam» prima di essere uccisi in raid Usa in Pakistan. La famiglia pronta a querelare chiunque sostenga la tesi su conversione
PALERMO – Warren Weinstein e Giovanni Lo Porto «si erano convertiti all’Islam» prima di essere uccisi in un raid Usa in Pakistan, lo scorso gennaio. Lo afferma il ramo del subcontinente indiano di al Qaida (Aqis), riferisce il Site. I qaedisti hanno pubblicato online le foto dei due durante la prigionia, datate 14 gennaio 2015, 24 ore prima del raid.
«Era una perla di persona, una persona d’oro», dice la cognata, Giovanna Piazza, a nome di tutta i familiari del cooperante italiano. «La mamma è arrabbiata, ferita. Non solo il dolore per un figlio perso, ma vedere queste cose scritte mesi dopo è un’offesa alla memoria. Giovanni è morto per aiutare gli altri, scrivere queste cose è vergognoso. Ragazzi come lui non esistono più». Rispetto alla presunta conversione non ha dubbi: «Conoscendolo, ci metterei la mano sul fuoco, non si sarebbe mai convertito. Credeva in un solo Dio».
«Mio fratello non si è mai convertito all’Islam, qualsiasi affermazione che insinui questo è falsa. Giancarlo era cattolico, magari non era praticante assiduo, ma quella era la sua religione. Mi riservo di querelare chiunque sostenga la tesi su una sua ipotetica conversione». Lo dice Giuseppe Lo Porto, fratello di Giovanni.
La famiglia Lo Porto, oggi, a sorpresa ha ricevuto a Palermo la visita del cooperante tedesco Bernd Muehlenbeck, che nel gennaio 2012 venne sequestrato insieme a Giovanni Lo Porto. Muehlenbeck venne liberato dopo due anni e mezzo di prigionia; Lo Porto no. L’uomo ai familiari ha espresso vicinanza e avrebbe consegnato degli oggetti personali e un pc appartenuto a Giovanni.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA