L’anomalo anticiclone che insiste da giorni su gran parte dell’Europa insieme alle maree primaverili è il responsabile dell’inconsueto abbassamento del livello del mare che in Sicilia, a Sciacca, ha fatto riaffiorare un antico isolotto la cui esistenza era documentata in alcune carte del Settecento. Lo spiegano sui social gli esperti del Dipartimento Ambiente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).
Mercoledì scorso «un ampio tratto di scogliera è emerso per circa 50 centimetri portando in secca rocce coperte da alghe e scogli coperti di Posidonia oceanica», affermano gli esperti. «A poche centinaia di metri dalla costa si è anche visto affiorare l'isolotto di San Giorgio, la cui esistenza è documentata solo in alcune carte del '600 e del '700 e mai emerso nel corso del '900. Alcune riprese effettuate tramite drone effettuate dal Wwf della Sicilia Area Mediterranea hanno mostrato scogli affioranti per decine di centimetri in diversi punti della costa.
Il fenomeno è stato osservato anche a Mazara del Vallo, nel porto di Licata e a Pantelleria. L’abbassamento del livello del mare ha fatto addirittura affiorare anche alcune strutture dell’antica città sommersa di Eraclea». La causa di questo insolito fenomeno è in realtà un mix di fattori diversi. «La presenza di maree primaverili e quella di un anomalo anticiclone che insiste da giorni su gran parte d’Europa sono i responsabili», aggiungono gli esperti dell’Ingv. «L'alta pressione ha infatti causato una temporanea diminuzione del livello marino in corrispondenza della bassa marea media osservabile per questa stagione, provocando una diminuzione del livello marino di circa 14 centimetri. Inoltre la presenza di vento da nord (da terra) ha probabilmente contribuito alla diminuzione locale del livello del mare (la costa è esposta a sud-sudovest)». I mareografi hanno registrato per molte ore in queste zone una diminuzione del livello marino fino a circa 41 centimetri a Sciacca e 32 centimetri a Porto Empedocle.