CATANIA – Spettacolare eruzione dell’Etna la scorsa notte con esplosioni e fontane di lava ben visibili da Catania e da molti paesi pedemontani. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo continua a monitorare le colate laviche: quella lungo la Valle del Bove che si muove sulla parete occidentale di quest’ultima con il fronte che ha raggiunto la quota stimata di circa 2400 metri.
Dall’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza, è stato possibile osservare una piccola esplosione freatica in Valle del Bove, determinata dall’interazione del flusso lavico con il manto nevoso. Anche la colata diretta a Sud-Ovest è tuttora alimentata ed il fronte si trova ad una quota stimata di circa 2500 metri sul livello del mare.
Dal punto di vista sismico, il tremore vulcanico ha mostrato un netto decremento della sua ampiezza media riportandosi attualmente su un valore medio.
Già ieri mattina aveva nuovamente ripreso energia l’attuale fase eruttiva sull’Etna. Da tre bocche aperte sul cratere di Sud-Est c’era stata un’intensa attività stromboliana associata a un repentino aumento del tremore dei condotti magmatici interni del vulcano attivo più alto d’Europa.
L’Istituto nazionale di geosifica e vulcanologia-Osservatorio etneo (Ingv-Oe) di Catania aveva evidenziato, tramite la visione di immagini delle telecamere di sorveglianza termica, anche la presenza di “fontane di lava” da almeno due bocche eruttive sul cratere di Sud-Est che hanno formato un’alta colonna eruttiva.
A causa del maltempo di ieri non è stato possibile osservare le fontane di lava, ma questa mattina quando il sole era ancora basso il vulcano si è presentato con due colate di lava ben visibili, una nel settore sud-occidentale del cono del Cratere di Sud-Est, che era collassato durante il parossismo del 13 dicembre scorso, e l’altra sul lato nord-orientale del cono.
L’avanzata dei fronti lavici sulla neve (video da youtube/Michele Mammino)