L’Etna torna a placarsi ma lascia cenere in molti Comuni

Di Redazione / 01 Agosto 2021

L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che nel corso delle notte la modesta attività stromboliana al cratere di sud-est si è esaurita, entrambi i flussi lavici che si propagano verso Sud Ovest e lungo il fianco settentrionale del cratere di Sud -Est appaiono non essere più alimentati. In riferimento al tremore vulcanico, la fase di decremento segnalata nel comunicato precedente, ha portato l'ampiezza su valori medi. In seguito, sono state osservate oscillazioni, talvolta ampie, tra valori medio-bassi e medio-alti. Dalle 4 del mattino un'ulteriore fase di decremento ha portato l'ampiezza su valori medio-bassi e medi, dove tuttora permane.

Il centroide delle sorgenti è localizzato nell'area del Cratere di Sud Est ad una elevazione di circa 2700- 2800 m sul livello del mare. L'attività infrasonica ha subito anch'essa una fase di decremento e gli eventi sono localizzati nell'area della BoccaNuova. Molti dei comuni pedemontani e della fascia ionica, come il Giarrese e l'Acese stamattina si sono però svegliati "neri", ricoperti ancora una volta dalla cenere vulcanica. Per l'ennesima volta dall'inizio di questi fenomeni eruttivi, gli abitanti delle fasce interessate, hanno dovuto imbracciare scope, ramazze e soffiatori per ripulire dalla cenere tetti, balconi, terrazze e piattaforme varie.

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Pubblicato da:
Carmela Marino
Tag: cenere eruzione etna ingv