L’Etna chiama, lo Stromboli risponde: i due giganti del fuoco eruttano in coro

Di Redazione / 25 Dicembre 2018

CATANIA – L’Etna chiama, lo Stromboli risponde. Ancora una volta, come tante altre nel passato, i due giganti di fuoco siciliani eruttano in coro, confermando l collegamento tra i due vulcani siciliani, come dichiarato dal vulcanologo catanese Salvatore Caffo. Ieri pomeriggio il vulcano attivo nel cuore dell’arcipelago eoliano ha dato vita, dai crateri sommitali, a sequenze di esplosioni con lancio di lapilli. Il risveglio dello Stromboli è arrivato all’indomani di quello dell’Etna che dalla vigilia di Natale erutta con esplosioni di energia moderata, lancio di brandelli di lava incandescente, lapilli e cenere da base meridionale del Nuovo Cratere di Sud-Est. Un Natale scoppiettante per la Sicilia con due dei suoi vulcani che hanno deciso di riaccendersi insieme e lo sciame sismico che interessando la zona etnea.

A Stromboli il Dipartimento della Protezione Civile ha disposto il passaggio di livello di allerta da «verde», che corrisponde all’attività ordinaria, al livello «giallo» e la conseguente attivazione della fase operativa di «attenzione» secondo quanto previsto dal piano nazionale di emergenza per l’isola di Stromboli.

«La valutazione – sottolinea una nota della Protezione civile – è basata sulle segnalazioni delle fenomenologie e sulle valutazioni di pericolosità rese disponibili dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e il Dipartimento Scienza della Terra dell’Università di Firenze. L’innalzamento del livello determina il potenziamento del sistema di monitoraggio del vulcano e l’attivazione di un raccordo informativo costante tra la comunità scientifica e le altre componenti e strutture operative».

Sull’Etna intanto mentre continua come detto la fase eruttiva, prosegue anche lo sciame sismico che dall’altro ieri accompagna la provincia di Catania.  Ieri si sono registrate altre scosse di terremoto dopo quelle che lunedì hanno fatto tremare non poco la zona etnea: due scosse di terremoto di magnitudo 3.4 a Biancavilla e di magnitudo 2.5 a Adrano sono state registrate dall’Ingv.  E altre quattro scosse sono state invece registrate nell’Ennese: due a Centuripe e due a Regalbuto. A Centuripe alle 14.39 la scossa è stata di magnitudo 2.7. Nella notte di oggi, poi, il sisma di magnitudo 4.8 di cui parliamo ampiamente in altri contenuti del nostro sito.

L’emissione di cenere dell’Etna, infine, già ieri apparsa indebolita, e dalle 13 sempre di ieri l’aeroporto di Catania è tornato pienamente operativo riaprendo gli spazi aerei che erano stati chiusi per motivi di sicurezza e che inevitabilmente hanno creato non pochi problemi ai viaggiatori in questi giorni natalizi. Anche oggi l’intensa attività sismica sul Vulcano al momento non ha alcun impatto sull’attività dell’aeroporto

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