Un incendio è divampato in un opificio per la macinazione dello zolfo in via Friddi, a Lercara Friddi, nel palermitano. Non ci sono feriti. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e squadre dei vigili del fuoco con gli specialisti del nucleo batteriologico per verificare se ci sono pericoli per la qualità dell’area. Le fiamme, secondo una ricostruzione dei carabinieri, si sono sviluppate, intorno alle 12.30, all’interno del capannone dove era stipato lo zolfo.

L’attrito di una pala meccanica, che stava spostando un cumulo di zolfo, avrebbe provocato delle scintille e quindi una fiammata, che, solitamente gli stessi operai riescono a spegnere facilmente. Ma questa volta l’incendio si è propagato in modo più intenso. Sulle fiamme è stata lanciata della calce, unico metodo per domare il rogo. L’incendio è stato spento verso le 14,30, dopo che carabinieri e vigili del fuoco hanno fatto allontanare i curiosi, ed una famiglia da un’abitazione limitrofa, in modo precauzionale. Sul luogo è intervenuto personale dell’Arpa e dell’Azienda sanitaria provinciale di Palermo, per accertare i valori della qualità dell’aria.

Il capannone dove era contenuto lo zolfo ha subito il crollo del tetto. La famiglia dapprima allontanata è stata fatta rientrare presso la propria abitazione. Sono in corso indagini dei carabinieri, dei vigili del fuoco e degli organi competenti, per accertare se sono state rispettate tutte le norme di sicurezza.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA