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Dramma della solitudine

Lentini, morto in casa da mesi trovato ormai mummificato

L'uomo, un 60enne, viveva da solo e molto probabilmente in condizioni disagiate

Di Rosanna Gimmillaro |

Un nuovo dramma della solitudine: il corpo di un uomo, deceduto probabilmente sei mesi fa, è stato rinvenuto mummificato all'interno dell'appartamento dove viveva in via Milano nel vecchio quartiere Soprafiera. Per il medico legale incaricato dalla Procura, la morte potrebbe risalire a prima dell’estate forse per cause naturali anche se per ora non si esclude alcuna ipotesi. P.G. aveva 60 anni quando sarebbe deceduto e, da quanto si è capito pare non avesse rapporti con nessuno, nemmeno con i figli che vivono altrove. Da diversi mesi i vicini di casa non avevano sue notizie e, stando a quanto hanno raccontato, pare che non ricevesse visite da parenti o amici. Forse ha accusato un malore e probabilmente non è riuscito ad avvisare nessuno. A chiamare i carabinieri sarebbero stati gli stessi residenti. Separato da circa 20 anni viveva al piano terra di quella piccola abitazione in condizioni di abbandono. Solo, malnutrito pare conducesse una vita tutt’altro che agiata. 

All’arrivo dei carabinieri che sono entrati nell’appartamento grazie all’intervento dei vigili del fuoco, quel che rimaneva di un corpo originariamente magro, ormai mummificato, era riverso a terra. La salma è stata trasportata nell’obitorio dell’ospedale di Lentini dove nelle prossime ore sarà sottoposta ad esame autoptico. Il dramma della solitudine alla quale sono spesso destinate le persone che vivono da sole è un problema sicuramente da non sottovalutare. Perché oltre ad accentuare gli eventuali problemi di salute che una persona può già accusare, porta a una condizione emotiva difficile da controllare. 

Le statistiche parlano chiaro: c’è chi viene accompagnato in una casa di risposo per poi essere dimenticato da tutti e c’è addirittura chi muore nel suo appartamento senza che nessuno se ne accorga, se non a distanza di mesi. Quello della solitudine è un dramma che non risparmia nessuno e, a farne le spese sono in particolare coloro che non hanno più alcun legame. Il sessantenne in questione è morto accompagnato dalla solitudine. Senza che qualcuno si fosse preoccupato di che fine avesse fatto. Solo senza la possibilità di chiedere aiuto. Né ad un vicino e nemmeno ad un parente. In tutti questi mesi il suo corpo è rimasto in casa senza che qualcuno si accorgesse della sua assenza. Senza che nessuno bussasse alla sua porta. Un dramma, un caso sociale. In questa trama di relazioni false, di contatti vuoti, di fittizia socialità, non riusciamo più a vedere e a capire la solitudine vera e la sofferenza autentica che si dispiegano sotto i nostri occhi. Non sappiamo vedere o forse non vogliamo vedere.  COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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