“È stato un incidente, non volevo investire nessuno”. S’è giustificato così Gaetano Fagone, sentito dai carabinieri subito dopo essere stato fermato mentre tornava a casa, in via Savona a Palagonia dove venerdì sera ha travolto con la sua auto un intero nucleo familiare, uccidendo un’anziana donna.
Fagone dunque non ha confessato, né si è attribuito alcuna responsabilità sulla quasi strage (altre sette persone ferite), ma – cambiando versione più volte – ha comunque ripetuto: “Non volevo fare del male a nessuno”. Ha invece confermato di essere stato in campagna, “perché avevo paura della reazione dei vicini”, nella zona in cui da più di due giorni lo stavano cercando i carabinieri.
In una stanza del comando di Palagonia, alla presenza del comandante provinciale, il colonnello Raffaele Covetti, e del comandante della Compagnia di Palagonia, tenente colonnello Felice Pagliara, il 52enne di Palagonia (con piccoli precedenti penali) è stato sentito dal pm di Caltagirone, Natalia Carrozzo. Fra poco sarà accompagnato al carcere di Cavadonna. Dove magari gli ritornerà la memoria.