Le intercettazioni che inguaiano Barbara Mirabella: «15 mila euro alla mia società, se no….»

Di Redazione / 22 Settembre 2022

Barbara Mirabella, l’ex assessore comunale e candidata di Fratelli d’Italia alle elezioni regionali, è finita nei guai per una presunta tangente incassata – sotto forma di pagamento per servizi offerta da una sua società – nell’ambito dell’organizzazione del congresso SIC che si è svolto a Catania nel settembre del 2021. La Procura di Catania nella sua richiesta al gip – che per l’ex assessore ha disposto gli arresti domiciliari – ipotizza che i servizi offerti dalla Expo srl, società riconducibile alla Mirabella, abbia incassato 10 mila euro dalla New Congress, la società organizzatrice del congresso per servizi che in realtà non sarebbero serviti.

E – sempre secondo la Procura – sono le intercettazioni a inguaiare gli indagati. Soprattutto le conversazioni della Mirabella con Sabrina Rubeo e Eugenio Marzuillo, amministratori della New Congress e Francesco Basile, l’ex rettore, presidente del Consiglio Direttivo della Società Italiana di Chirurgia (SIC) e pure Luigi Piazza, membro della S.I.C. che – secondo i pm etnei – in più occasioni si sono adoperati nel proprio ruolo per facilitare «l”accordo corruttivo in modo da avere un appoggio politico a livello di giunta al quale potersi rivolgere per la risoluzione di questioni burocratiche attinenti la realizzazione del congresso a Catania».

 

 

Tra le circostanze sottolineate dalla Procura di Catania il ruolo di Barbara Mirabella che da assessore (e imprenditore direttamente interessato) intercedeva con l’allora sindaco di Catania Salvo Pogliese per accelerare i tempi di adozione del decreto sull’“Indirizzo politico per la promozione del turismo congressuale e del turismo sportivo”, che prevede la concessione in uso di tutte le sale convegnistiche e degli spazi del centro fieristico congressuale “Le Ciminiere” con una scontistica del 50% (anziche del 30% come previsto da un altro decreto del sindaco adottato appena due mesi prima per gli eventi che determinano un numero di pernottamenti nelle strutture alberghiere di Catania superiore a 600 (anziché 1200 come previsto nel precedente decreto). Sempre la Mirabella da assessore si è adoperata per trovare i fondi per la ristrutturazione dei locali del complesso Le Ciminiere, sollecitando i funzionari pubblici del Comune e della Città Metropolitana affinché portassero a termine i lavori di ristrutturazione fornendo anche agli organizzatori del congresso notizie in anteprima annunciando il decreto che consentiva sconti del 50% anziché del 30% e per eventi con 600 persone anziché 1200. Provvedimenti che hanno fatto sì che la New Congress ricevesse 8 mila euro con la possibilità di avere anche Vigili Urbani, Vigili del Fuoco. «Ha messo dunque – scrivono i magistrati – la propria funzione al servizio dei privati».

 

 

E’ il pomeriggio del 12 aprile 2021, quando Francesco Basile si incontra allo Sheraton di Aci Castello, con Piazza, Marzuillo e Rubeo. E le cimici degli investigatori intercettano le conversazioni con Basile e Piazza che spingevano per coinvolgere l'assessore Barbara Mirabella nellorganizzazione del congresso invitando gli amministratori della New Congress a rivolgersi a lei per capire quali strutture potessero offrire degli sconti. La stessa sera, Barbara Mirabella racconta a Basile di avere parlato con Sabrina Rubeo sollecitandola ad avvalersi della sua società, la Expo srl per la realizzazione dei servizi locali di logistica afferenti al convegno. In un messaggio WhatsApp Mirabella Barbara scrive «… auspica che i suoi metodi e la sua buona educazione trovino una strada che possa convergere nella firma dei servizi logistici local di Expo a supporto della loro organizzazione Es hostess, hotel, catering, transfer, tipografia, stampe digitali etc. Spero che tu e gigi condividiate questa ipotesi».

E Basile la supporta. L’indomani mattina parla con la Rubeo: «Ti volevo dire: voi della New Congress incontrerete Barbara (Mirabella, ndr) oggi? Volevo dirti… cercate di andare d'accordo… Perché, non vorrei, che ci fosse qualche problema tra di voi, che poi ci condiziona tutti. Capito? Tanto insomma… alla fine, lo spazio per tutti c'è secondo me». La Rubeo capisce perfettamente qual è la richiesta: «No, ma assolutamente! Lei c'avrà una percentuale sui servizi che faceva. Noi lavoriamo.. nel senso, quantifichiamo la cosa sul posto… una percentuale sui servizi che diamo!».

Ma affiorano dei contrasti tra la Mirabella e la Rubeo. Nnel corso di una conference call con Basile, Piazza e Antonio Biondi la Rubeo si è lamentata per «la scarsa collaborazione ricevuta dalla Mirabella» e del fatto che l’assessore per il «suo contributo, pretendesse la somma di 15 mila euro».

«Ci ha mandato – dice la Rubeo – ieri pomeriggio, un preventivo con tante voci che però, sinceramente, stiamo rispondendo perché è il 90% delle cose che già facciamo noi. E stiamo chiedendo di occuparsi invece dei servizi in loco. Quindi, del contatto con Le Ciminiere, con le istituzioni e con i fornitori locali. Invece lei aveva messo una serie di contatti con i relatori, tutta una serie di cose che facciamo noi. Per un totale anche, devo dire la verità, molto molto alto economicamente: 15 mila euro. Ci ha un po' sorpresi. L'abbiamo ritenuto molto, molto alto. Ma non per fare una serie di cose, che poi neanche ci servono voglio dire. Però, è troppo troppo alto non ci stanno tutti questi soldi insomma». Basile però insiste: «Sabrina secondo me, voi invece Barbara la dovete utilizzare il più possibile perché i tempi sono stretti! Secondo me, a Barbara, tu gli devi dire ok! E poi, però facciamo un rendiconto di tutte le cose…perché se vi mettete a i tempi non ci sono, se voi vi mettete a dire questo sì, questo no, questo sì finisce che non c'è più un’armonia di azione e noi ne paghiamo le conseguenze».

Basile cerca di mediare ma a un certo punto Rubeo chiama Mirabella e fa presente di non avere alcun bisogno dei servizi resi dalla sua società: «Mi avete mandato un video come proposta commerciale e io ti ho risposto gentilmente: guarda Barbara la maggior parte delle cose che mi hai elencato le faccio io, perché le faccio io perché è il mio lavoro. Anche il costo è abbastanza eccessivo, è impensabile dare 15 a te se io non so neanche se ne guadagno 10. 15 mila euro a me sono sembrati molti, sai benissimo che non sapremo mai se riusciamo a prendere o addirittura metterci noi dei soldi, perché lo sai come è andata: noi abbiamo garantito 120 mila euro dovrebbero entrare 700 o 800 mila ma non lo sappiano se entrano».

A quel punto, nelle conversazioni captate dalla Procura, Barbara La Mirabella fa espressamente riferimento alla sua funzione di assessore: «Sabrina, io intanto sto cercando di risolvere le Ciminiere perché altrimenti a voi vi salta il congresso, tu lo hai capito? Ancora non è stata fatta la delibera per la scontistica quindi la cosa che intanto noi dobbiamo provare a confermare è la scontistica, altrimenti…». Cosa che effettivamente sarebbe poi avvenuta il successivo 11 maggio. Il 29 aprile Barbara Mirabella parla ancora al telefono: «Per Le Ciminiere stiamo lavorando per inserire tutte le sale, soprattutto la E, c’è questa delibera, che lasci voi sereni e soprattutto vi possa consentire di ammortizzare con il tema dei pernottamenti» (e infatti il provvedimento poi dà il via ad uno sconto del 50% per tutte le sale del centro congressuale).

La Rubeo, allora, cerca di sfruttare al massimo il ruolo di Mirabella: «Ma non si riesce a fare nulla, per incentivare gli eventi al di là del 50%? Ti regalano una cosa, ti regalano i giorni di allestimento… una cosa del genere. Non c'è nulla?». Mirabella frena: «La Città Metropolitana di Catania sono un ente in predissesto. Già questa, per loro, è una delibera straordinaria!», rivendicando così di essersi adoperata intercedendo con il sindaco Pogliese per valutare anche l’autorizzazione di un punto di ristoro senza la prevista gara di affidamento. Mirabella insiste e sottolinea il suo ruolo nel sollecitare il sindaco Pogliese all'adozione di atti volti a favorire la New Congress (e – sottolinea la Procura – anche se stessa): «Io al Sindaco ho chiesto tutte quelle cose sui bagni. Sto aspettando che mi fa avere una nota scritta». Effettivamente Mirabella è intercettata mentre sollecita il sindaco Pogliese (che è estraneo alla vicenda).

Ma resta in piedi il tema dei 15 mila pretesi dalla Expo srl con la Rubeo che si lamenta con il suo socio spiegandogli che il risparmio ottenuto grazie alla concessione a metà prezzo delle sale delle “Ciminiere ”, di fatto se «lo mangiava» la stessa Mirabella: «Qui o si fa un ragionamento serio, ma serio veramente…pure con questa Barbara. Se no, si dice: senti Barbara ti ringraziamo. Ti diamo 5 mila come tangente che dobbiamo pagare e amen!»). La stessa Mirabella è delusa dai problemi sorti: «Per avere questo progetto che riguarda tutti voi da un anno e mezzo, non da un giorno, da un anno e mezzo. Lavoriamo come città, ci ha lavorato il sindaco, il sindaco sta facendo delle cose molto particolari per consentire di fare questo congresso per voi … le cose che mi sono sentita dire oggi, non sono felici».

La Mirabella ne parla anche con l’allora sindaco Pogliese dei contrasti con la New Congress: «Mi ha detto: “noi non possiamo pagare queste cifie ..” ma ti dico anche quant'è la cifra Salvo.. noi avevamo chiesto prima 15 mila euro… poi gliene abbiamo chieste 10. Ma ci dobbiamo occupare di tutto: prenotazioni, transfer, tutte le cose operative sul luogo. Gli ho detto: guarda, viene 100 euro al giorno. Manco una hostess, la paghi 100 euro al giorno/ Stiamo parlando di 100 euro al giorno! Se hai avuto, tutto quello che hai avuto: il Teatro Massimo Bellini, telefonate di giorno di notte, cercando di fare convogliare sulla città, la più bella immagine possibile perché, poi l'obbiettivo è che questi se ne vadano da Catania dicendo: è stato il congresso più bello. Cioè io…ehm… ci sono andata mille volte, riunioni che non finiscono mai, preventivi a destra ed a manca, ma vaffanculo». E parlando con una collaboratrice della sua società: «E’ che al telefono io non ti posso dire che cosa ho fatto per loro (per New Congress, ndr) già perché sono una cogliona, io!»). La Mirabella poi alla collaboratrice racconta di avere abbassato a 10 mila euro la cifra aggiungendo che, malgrado ciò, la Rubeo aveva ritenuto sempre eccessivo il suo preventivo, pensando di “liquidarla” con mille euro.

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Pubblicato da:
Fabio Russello
Tag: comune catania intercettazioni barba mirabella tangente mirabella