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Lampedusa, il mistero delle acque dove scompare il segnale del Gps

Di Redazione |

LAMPEDUSA – Stanno succedendo cose strane nelle acque di Lampedusa e stavolta non ci riferiamo a vicende legate ai migranti. È da più di un mese che il segnale satellitare utilizzato soprattutto dai pescatori non funziona bene nello specchio d’acqua lampedusano lasciando così i pescherecci senza punti di riferimento. A dare l’allarme sono stati alcuni pescatori che dicono di non essere più nelle condizioni di potere lavorare. Non siamo certo ai livelli dei misteri che circondano le acque del triangolo delle Bermuda, ma i fenomeni che si stanno verificano in questi giorni alle apparecchiature Gps nelle acque dell’isola hanno finora qualcosa di inspiegabile.

«È tutto molto strano, – ha detto Salvatore Maggiore pescatore di lungo corso lampedusano – da quasi più di un mese, nel mentre stiamo in mare aperto il segnale satellitare si interrompe lasciandoci così senza potere più continuare la pesca. Senza il segnale satellitare, infatti, non possiamo capire se stiamo pescando in una zona dove sul fondale c’è qualche imbarcazione affondata rompendo così le reti e non possiamo raggiungere i punti di pesca, che sono il nostro patrimonio».

«Le interruzioni del segnale – ha continuato – si intensificano soprattutto durante le ore notturne». Anche il presidente della associazione dei pescatori di Lampedusa Piero Billeci, ha confermato il problema.

E le autorità che operano nella zona cosa dicono? Interpellato, il personale di capitaneria di porto, guardia di finanza e carabinieri, non ha saputo dare indicazioni e non ha né confermato né smentito il mistero del segnale Gps.

Ma anche la marineria di Mazara del Vallo che lavora nell’area di pesca pelagica ha avuto problemi e più di un armatore ha cambiato gli strumenti che rilevano il segnale satellitare ma senza ottenere risultati.

A quanto sembra i problemi sarebbero diversi, la rete satellitare europea Galileo non sta funzionando per cause tecniche che dovrebbero essere risolte a breve. La Resilient navigation and timing foundation (rnt), di cui fanno parte 14 organizzazioni marittime di tutto il mondo, dice che sarebbero in corso due tipi di attacchi al segnale satellitare che possono provocare lo jamming e lo spoofing; due pratiche che interferiscono con i segnali dei sistemi globali e che possono mettere in pericolo le navigazioni. Lo jamming è l’occultamento del segnale GPS mentre lo spoofing che utilizza sistemi più sofisticati consente la creazione di falsi segnali GPS inducendo le navi a seguire un falso segnale e quindi una rotta sbagliata. Per i segnali che utilizzano gli aerei non sono invece stati segnalati problemi.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA