Lutto per la comunità musicale etnea. Nel pomeriggio di domenica, dopo un’esibizione all’interno del Porto, ha perso la vita in un incidente stradale il trentacinquenne Salvatore Cantarella, “voce” di alcune band che suonano nei locali della città ma animato pure da una certa passione per le moto.
Lo schianto mortale si è verificato in via Cifali, all’altezza degli ingressi della Tribuna B dello stadio “Angelo Massimino”, là dove la strada si restringe per la presenza delle cancellate che servono a gestire i flussi di tifosi verso l’impianto sportivo. La dinamica del sinistro, anche se allo stato attuale gli organi investigativi (i rilievi sono stati eseguiti dagli agenti della polizia locale) sembrano propendere per un incidente autonomo, si presenta non del tutto chiara: Cantarella, forse per una distrazione, ha perso il controllo della propria moto mentre rientrava verso la sua abitazione di Belsito ed è andato a schiantarsi contro muretto e cancellata, spirando probabilmente sul colpo.
Non era bravo – dicono di lui alcuni amici – ma era una vera e propria forza della natura, un vero trascinatore, uno di quelli con cui è facile entrare in sintonia e divertirsi, specie nei locali del Borghetto Europa. In passato era stato voce di una cover band dei “Red Hot Chili Peppers”, mentre più di recente il suo nome era associato a quelli dei “Primo quarto”, che propongono musica “Indy”, nonché di una cover band di Max Pezzali. Diplomato nel 2005 all’Archimede, aveva anche frequentato l’Accademia delle Belle arti ma di recente aveva virato verso gli studi universitari (avrebbe dovuto dare una materia al Dipartimento di Scienze umanistiche fra pochi giorni). Inoltre lavorava alla Lidl (principalmente nel punto vendita di Mascalucia), dopo altre esperienze da Decathlon, alla Vodafone e nel call center di Almaviva.