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La spedizione punitiva contro chi ha fischiato la processione del Santo Bambino: sale la tensione a Paternò

Un gruppo di persone (compresi diversi stranieri) armato di bastoni e con i volti travisati alla ricerca di qualcuno

Di Redazione |

Si ipotizza una spedizione punitiva, ieri sera a Paternò, contro degli extracomunitari, rei di avere fischiato la processione del Santo Bambino lo scorso primo gennaio al passaggio dai Quattro Canti. Ieri sera, poco dopo le 17, un gruppetto di persone, si stima oltre venti, con i volti travisati da maglioni alzati, foulard e cappelli, e “armati” di bastoni hanno effettuato un raid alla ricerca di qualcuno. Nel gruppo, oltre a diverse persone probabilmente del luogo, anche altri extracomunitari che si sono uniti al gruppo.

Le ricerche

La spedizione è partita dalla via Vittorio Emanuele, nei pressi del Monastero; il gruppo si è poi mosso verso piazza Regina Margherita, nella zona detta dei Quattro Canti. Durante il percorso cercavano evidentemente qualcuno che, vista la brutta situazione, probabilmente è stato avvisato e ha preferito nascondersi per evitare problemi.

Tensione crescente

Peraltro è ormai risaputo che a Paternò c’è una certa tensione con i lavoratori extracomunitari – che vengono reclutati soprattutto per la raccolta delle arance e sono in gran parte tunisini e marocchini – e anche tra di loro ci sono stati screzi. Accade pure spesso che la sera questi immigrati si ubriacano, nonostante il divieto del Corano di bere alcol, e danno vita a liti e vandalismi, denunciati diverse volte dai cittadini, ormai costretti a evitare di passeggiare ai Quattro Canti, temendo di venire coinvolti in liti. Una situazione diventata incandescente negli ultimi tempi, e che lo scorso primo gennaio ha lasciato il segno. Come pubblicato su “La Sicilia”, un gruppetto di questi immigrati ha fortemente fischiato al passaggio della processione e anche in seguito, quando il parroco, educatamente, ha cercato di parlare agli stranieri. Poi, visto che c’era il pericolo di aggravare la situazione, ha preferito accorciare la processione e fare rientrare la statua in Chiesa. Dure condanne contro un gesto esagerato erano arrivate da parte della società civile. Ieri sera, qualcuno aveva pensato di rispondere con una spedizione punitiva. Per fortuna non ci sono stati scontri veri e propri, ma qualche scaramuccia che ha provocato un ferito lieve. Poi l’arrivo dei carabinieri ha disperso il gruppetto, e i militari hanno chiesto l’intervento di un ambulanza per soccorrere il ferito. Ma la situazione a Paternò in questi giorni non è delle migliori.

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