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La sabbia dei mari siciliani non andrà a Montecarlo

Di Redazione |

PALERMO – «Abbiamo stabilito, con legge, il principio che le sabbie dei fondali dei nostri mari debbano essere utilizzate, in via prioritaria, per interventi di protezione e recupero dei litorali della regione. Il ripascimento delle coste siciliane è un’assoluta priorità per il mio governo, che proprio sul tema del dissesto idrogeologico e delle erosione ha investito centinaia di milioni di euro, tanto da essere la prima Regione in Italia». Lo dice il governatore Nello Musumeci, commentando l’approvazione da parte dell’Ars della norma, presentata da Palazzo d’Orleans, sull’utilizzo delle sabbie nell’isola.

Si chiude così, definitivamente, la querelle nata in pieno agosto quando la Regione aveva espresso il proprio dissenso per il prelievo di settecentomila tonnellate di sabbia – in un’area particolarmente fragile dal punto di vista della fauna ittica e dal punto di vista ambientale del Palermitano, tra Capo Zafferano e Termini Imerese – da utilizzare per la realizzazione di una penisola artificiale a Montecarlo sulla quale sorgerà il nuovo quartiere di lusso Anse du Portier.

«Con l’approvazione dell’articolo 15 del disegno di legge cd “collegato”», esitato ieri dall’Aula all’unanimità – aggiunge l’assessore al Territorio Toto Cordaro – viene stabilito, per la prima volta nella storia della Regione, un principio di diritto, prim’ancora che di buon senso e di buona amministrazione. Una scelta che si inserisce nel lavoro di pianificazione ambientale e di tutela del territorio, già avviato dall’assessorato, che rappresenta uno dei punti fondamentali del programma di governo».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA