21 dicembre 2025 - Aggiornato alle 16:29
×

La Regione formalizza la richiesta di deroga al Ministero per la Cardiochirurgia pediatrica di Taormina, il Comitato dei genitori: «Bene così»

Resterebbe in funzione il reparto attivo da oltre 10 anni al San Vincenzo, accanto alla nuova struttura del Civico di Palermo

Redazione La Sicilia

16 Maggio 2024, 18:33

f029b3357e0146cbc586f907e14049c6

In Sicilia possono coesistere in modo permanente due centri di cardiochirurgia pediatrica, come avviene già in Veneto (a Padova e a Verona) dove la popolazione residente è analoga. Lo sostiene la Regione nella richiesta di deroga al “decreto Balduzzi” inviata al ministero della Salute. Così resterebbe in funzione il reparto attivo da oltre 10 anni al San Vincenzo di Taormina, accanto alla nuova struttura del Civico di Palermo, mantenendo l'impegno con le famiglie dei piccoli pazienti. Il documento è stato sottoscritto dal presidente della Regione, dall’assessore alla Salute e dai dirigenti generali dei dipartimenti della Pianificazione strategica e delle Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico. L’amministrazione regionale ritiene “imprescindibile” mantenere la funzionalità di entrambe le strutture di eccellenza, con procedure di evidenza pubblica.

L’operatività della Cardiochirurgia pediatrica di Taormina, attualmente in convenzione con l’Irccs Bambino Gesù di Roma, è stata al momento prorogata al 31 luglio 2024, su richiesta del governo della Regione Siciliana, e senza la deroga ministeriale sarebbe destinata a cessare. Tra luglio 2023 e marzo 2024 sono stati 165 gli interventi eseguiti nella struttura di Taormina su pazienti provenienti dalla Sicilia e dalla Calabria ai quali si aggiungono i 167 del centro del capoluogo, avviato il 4 luglio 2023 in convenzione con il San Donato di Milano: questi i dati a supporto della richiesta che testimoniano la validità dell’iniziativa e la sua sostenibilità a garanzia dell'operatività di due poli di cardiochirurgia pediatrica. Nei due centri veneti, secondo i dati inseriti nel Programma nazionale esiti, nel 2022 gli interventi sono stati 264 (190 a Padova e 74 a Verona).

L’ipotesi avanzata al Ministero, che si inquadra nel processo di revisione della rete ospedaliera già avviato dalla Regione, prevede anche un forte raccordo operativo tra il reparto di Taormina (8 posti letto) e quello di Palermo (12 posti letto). Anche sul piano delle risorse finanziarie, le aziende sanitarie a cui afferiscono i due centri hanno già previsto specifiche risorse nei propri bilanci, nell’ambito della relativa programmazione. Gli oneri, inoltre, sono destinati a una graduale riduzione e razionalizzazione per effetto dell’innesto di personale di ruolo specialista in cardiochirurgia. L’operatività di due centri, inoltre, ridurrebbe la mobilità sanitaria dalla Sicilia e dalla Calabria, con minori costi “sociali” legati alla trasferte per le famiglie dei pazienti, con, inoltre, la prospettiva di un’offerta assistenziale di elevata qualità rivolta anche ai Paesi del bacino mediterraneo, in modo da preservarne la sostenibilità anche sul piano finanziario ed economico.

Il Comitato dei genitori che lotta contro la chiusura

«Finalmente la Regione ha compreso che anche in Sicilia possono coesistere in modo permanente due centri di cardiochirurgia pediatrica, come avviene già in Veneto (a Padova e a Verona) dove la popolazione residente è analoga, ed ha chiesto quanto chiediamo a gran voce da tempo: la Deroga per il mantenimento del Ccpm di Taormina, al Ministero della Salute a Roma. Dopo anni di battaglia e di continue proroghe, ringraziamo il presidente Schifani per aver accolto l’appello di centinaia di genitori e dei nostri figli e aver finalmente fatto richiesta di deroga al “decreto Balduzzi”, inviandola al Ministero della Salute.  Abbiamo sempre sostenuto che a causa della insularità in Sicilia serve tenere  il reparto attivo da oltre 10 anni al San Vincenzo di Taormina, accanto alla nuova struttura del Civico di Palermo.
Prendiamo dunque atto con felicità che  il Presidente Schifani ha mantenuto l'impegno preso con tutti noi e i nostri figli. Ringraziamo anche , l’assessore alla Salute Giovanna Volo e  Salvatore Iacolino, Direttore del  Dipartimenti della Pianificazione strategica e delle Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico e la classe politica che ha sostenuto la nostra iniziativa.

La partita si sposta a Roma

«Adesso la palla passa al Ministero a Roma che da sempre si dice concorde nel dare la Deroga e che aspettava solo la richiesta della Regione. Ci auguriamo dunque sia effettivamente così. Ricordiamo infine che anche sul piano delle risorse finanziarie, le aziende sanitarie a cui afferiscono i due centri hanno già previsto specifiche risorse nei propri bilanci, nell’ambito della relativa programmazione. E che già nei primi mesi del 2024 i DRG di Taormina hanno ampiamente superato le spese previste. Il Ccpm rappresenta una risorsa anche per la Calabria e tutto il Mediterraneo e ci auguriamo che il Ministero possa quanti prima mettere la parola fine alla nostra lunga battaglia».