Un grande coro contro Cosa Nostra e per la legalità. Con questo proposito cinquantamila studenti di tutto il Paese partecipano oggi alle manifestazioni per il ventiquattresimo anniversario della strage di Capaci.
“Sarà una giornata importantissima, pensiamo che il ricordo sia il primo passo nella lotta contro la mafia”, ha detto il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini. “Palermo chiama e l’Italia risponde”, recita il titolo delle cerimonie previste. Il centro degli eventi è proprio a Palermo, per ricordare Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Francesca Morvillo e gli agenti delle loro scorte.
Ma le iniziative, organizzate dalla Fondazione “Giovanni e Francesca Falcone”, con la direzione generale per lo studente del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, si estenderanno anche in altre otto città italiane: Milano, Gattatico (Reggio Emilia), Firenze, Napoli, Roma, Pescara, Bari, Barile (Potenza). Le piazze della legalità saranno collegate con l’aula bunker del carcere Ucciardone a partire dalle 9.45 con una diretta su Rai Uno.
Saranno presenti, oltre al ministro Giannini, il presidente del Senato Pietro Grasso, i ministri della Giustizia, Andrea Orlando, dell’Interno, Angelino Alfano, il sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone, il presidente della Commissione Antimafia, Rosy Bindi, il procuratore Nazionale Antimafia, Franco Roberti e il presidente della Fondazione “Giovanni e Francesca Falcone”, Maria Falcone.
Nell’aula oltre 800 studenti. “Con la Buona Scuola abbiamo rafforzato il nostro impegno per la diffusione nelle classi della cultura della legalità e della cittadinanza attiva. Nel 2015, in occasione del 23 maggio, abbiamo siglato a Palermo un accordo con il Consiglio Superiore della Magistratura che ha dato vita ad un anno intenso di lavoro nelle scuole che culminerà con la grande manifestazione di quest’anno”, sottolinea il ministro Giannini.
“I percorsi di cittadinanza attiva che svolgono gli studenti di tutta Italia sono possibili, grazie al supporto del Miur ma anche grazie all’impegno di tante realtà associative e di volontariato sociale diffuse in tutto il Paese e che quotidianamente lavorano con le scuole per divulgare una cultura civile della consapevolezza di contrasto ai fenomeni mafiosi”, ricorda Maria Falcone. Altre iniziative sono previste nel resto della Sicilia: a Trapani, Partinico, Paternò, Catania, Capaci, Carini, Ficarazzi, Bagheria, Terrasini, Trabia, Misilmeri, Corleone, Piana degli Albanesi.
Ma anche sulle piattaforme social sarà possibile seguire la manifestazione “Palermo chiama Italia”, sui profili @MiurSocial e @23maggioItalia. Gli hashtag della manifestazione saranno #23maggio e #PalermoChiamaItalia. Foto e momenti salienti degli eventi saranno raccontati su Facebook attraverso gli account Miur Social e Palermo Chiama Italia. Tra Twitter, YouTube e Facebook sono previsti circa 60 mila contatti e sul profilo del Miur sarà trasmessa, dalle 16, la diretta del corteo che partirà dall’aula bunker per arrivare sotto casa del giudice Falcone. Gli studenti dell’istituto “Rossellini” di Roma permetteranno di seguire i momenti precedenti alla giornata sul canale YouTube Palermo chiama Italia.
Inoltre, un’app della manifestazione è stata realizzata dagli studenti dell’Istituto “Europa” di Pomigliano d’Arco (Napoli), attraverso la quale sarà possibile essere informati e aggiornati su tutte le iniziative e seguire la manifestazione di Palermo in streaming, mentre Voicebookradio.com, la webradio gestita dagli studenti del Liceo “Kennedy” di Roma, seguirà tutto in diretta. E in mattinata il rettore dell’Università di Palermo, Fabrizio Micari, in rappresentanza della conferenza dei rettori delle Università Italiane (Crui), firmerà con il ministro Giannini un protocollo di intesa promosso dalla Fondazione Falcone e dal Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari per la promozione di percorsi di sensibilizzazione sulla cultura della memoria, dell’impegno e della legalità.