Messina. Siamo al tutti contro tutti. Il governatore Nello Musumeci se la prende con i vertici dell’Anas per la gestione «inadeguata» dell’A19, l’Anas risponde, gli utenti attaccano il Cas sui ritardi nei lavori per mettere in sicurezza la A18 e la A20, mentre i circa 300 dipendenti dello stesso consorzio scendono in piazza per il riconoscimento del contratto nazionale di categoria. E a pagarne le conseguenze sono sempre e solo gli automobilisti, costretti a percorrere autostrade da brivido lungo il triangolo Palermo-Messina-Catania.
Sul fronte lavoratori, oggi dalle 10, sotto il palazzo della Prefettura della città dello Stretto, si terrà un sit-in di protesta di una delegazione di dipendenti del Cas. Alla stessa ora il prefetto Maria Carmela Librizzi si farà carico della vertenza incontrando le parti.
Il presidente della Regione ha attaccato duramente l’Anas sul caos determinatosi dopo la chiusura del viadotto Cannatello. «Le nostre autostrade – ha sottolineato Musumeci – continuano a cadere a pezzi nella impotenza di chi dovrebbe assicurarne la piena efficienza. Ho grande rispetto per i vertici siciliani dell’azienda di Stato, ma a Roma debbono capire che nell’Isola siamo stanchi della politica del “rappezzo”, un modus operandi che non ha né capo né coda, che denuncia una totale mancanza di strategia e che vive soltanto di soluzioni tampone, rivelatesi spesso inadeguate e rischiose».
Critiche respinte al mittente da Anas che nega con fermezza di perseguire una politica «del rappezzo». Anzi, in una nota precisa di aver «predisposto fin dal 2017 un piano di manutenzione straordinaria dell’A19 articolato e completo che prevede investimenti pari a 850 milioni di euro lungo tutta l’arteria, in parte già eseguiti, e più in generale, un piano di manutenzione programmata di tutta la rete stradale siciliana per il quale sono previsti 1,1 miliardi».
L’ira di Musumeci s’era indirizzata anche sul blocco della circolazione nell’A19 sulla viabilità in bypass al viadotto Cannatello. «L’incidente che ha causato il blocco dei mezzi pesanti – precisa la nota dell’azienda – è avvenuto su un tratto di strada provinciale, e non sul percorso alternativo indicato da Anas, circostanza che sembra non essere nota al presidente della Regione. Lungo tali strade provinciali Anas, è bene ribadirlo, non ha alcuna competenza».
Capitolo Messina-Catania. Il 16 novembre scorso, Musumeci, nella conferenza stampa per annunciare l’inizio dei lavori di rimozione della frana di Letojanni sulla A18, aveva chiesto un anticipo di tre mesi sull’ultimazione degli interventi. Sarà, ma intanto sono trascorsi due mesi e solo da pochi giorni nel cantiere iniziano a muoversi le ruspe. Domenica in piazza Cagli a Letojanni, gli attivisti del meetup del M5S “Giardini Naxos in movimento” hanno chiamato a raccolta utenti e sindaci del comprensorio. «Chiediamo – spiega Giuseppe Leotta – una maggiore trasparenza sull’iter dei lavori. Fin qui ci sono stati molti proclami e pochi fatti».
Hanno perso la pazienza pure gli automobilisti riuniti in uno dei gruppi di protesta sorti su Facebook per denunciare le condizioni disastrose di A18 e A20. Per il prossimo 24 gennaio si sono dati appuntamento in piazza Unione Europea a Messina. Al termine della manifestazione consegneranno al sindaco metropolitano, Cateno De Luca, e al Prefetto, un documento per chiedere la chiusura del Cas. «In queste condizioni – attacca il portavoce Francesco Puglisi – l’ente non ha motivo di esistere». Nell’ultimo anno il comitato ha dialogato con l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone. «Li sentiti fino a pochi minuti fa – conferma l’esponente del governo Musumeci – Cosa penso della protesta? Che quando ha un suo fondamento è legittima. Rispetto alla tabella di marcia programmata ci sono dei ritardi, come nel caso frana di Letojanni, ma da qui a giugno l’autostrada cambierà volto. La gara per la pavimentazione si sta concludendo ed entro metà marzo inizieranno i lavori, così come entro la fine del mese riaprirà la galleria di Giardini. Per quanto mi riguarda, già domani mattina (oggi, ndc) effettuerò un sopralluogo negli otto cantieri attualmente aperti sulla A18».