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La coca la chiamavano “camion” tre arresti tra Catania e Giarre

La coca la chiamavano “camion” tre arresti tra Catania e Giarre

Le indagini dei carabinieri hanno permesso di fare luce sull’esistenza di una autonoma “cellula” dedita al traffico ed allo spaccio. Un quarto indagato è ancora irreperibile

Di Redazione |

CATANIA – Carabinieri del comando provinciale di Messina, in collaborazione con i militari dell’Arma di Catania, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip etneo per associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Gli arrestati sono Luigi Arena, di 24 anni, Antonio Cosentino, di 26, e Agatino Ecora, di 25. Un quarto indagato è irreperibile. L’inchiesta è un proseguo dell’operazione “Intreccio” che ha portato il 17 luglio del 2014 all’esecuzione di un’ordinanza per 11 indagati parte dei carabinieri di Messina. Indagini hanno permesso di fare luce sull’esistenza di una autonoma cellula dedita al traffico ed allo spaccio di cocaina a Catania e Giarre. Per questo motivo, la Dda di Messina di Messina ha trasmesso gli atti alla Procura di Catania, competente.  

Dalle indagini dei militari dell’Arma è emerso come gli spacciatori preferissero i contatti diretti con i clienti e quando erano costretti ad affidarsi ai telefoni cellulari, tutti adottavano particolari cautele per criptare la conversazione parlando di “motorino”, “macchina” o “camion” per intendere lo quantità dello stupefacente da spacciare. In qualche caso il quantitativo veniva indicato con il valore corrispondente (ad esempio “50 euro”).     Sono ancora in corso le ricerche di un quarto destinatario del provvedimento restrittivo attualmente irreperibile quarto sfuggito alla cattura. Dopo le formalità di rito i tre arrestati sono stati condotti nel carcere di piazza Lanza, a Catania.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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