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«Io, l’unica vigile del fuoco a Catania, mi sento pari ai miei colleghi maschi»

Di Redazione |

Le donne costituiscono lo 0,02% dei vigili del fuoco in Italia, circa 200 unità in tutto, ed una di loro, l’unica, da circa due anni si trova al Comando provinciale di Catania dove è arrivata dopo un biennio a Milano ed un altro a Sesto San Giovanni, partita da San Cataldo in provincia di Caltanissetta: «Essere l’unica donna è la storia della mia vita – ci racconta Cynthia Graci, che abbiamo incontrato presso il Polo didattico di San Giuseppe La Rena in uno dei rari momenti di respiro, specie nel periodo estivo – in realtà provengo dall’Esercito, dove ho fatto un anno come volontaria congedandomi nel settembre 2008, per avere l’opportunità di entrare in qualche Corpo accedendo alla riserva dei posti. Solo per caso, attraverso un’amica, ho partecipato al concorso per entrare nei Vigili del Fuoco con scadenza dicembre 2009 e sono entrata, nel 70esimo corso».

Domanda d’obbligo, si considera alla pari con i suoi colleghi uomini?

«Non solo mi considero, sono alla pari. Anche perché devo esserlo o toglierei forza alla squadra e questo non può esistere. Non significa solo avere forza fisica, ma essere preparati ad intervenire sul campo e ad aiutare nell’immediato le persone».

Decisione, femminilità e convinzione che da sette anni accompagnano Cynthia nel suo lavoro, perfino di fronte alla diffidenza di alcune persone quando si rendono conto che sotto quell’elmetto c’è una donna.

«Ormai sono abituata ad essere guardata, all’inizio me la prendevo ma adesso ci rido sopra. Anche perché il riscontro più importante è quello della mia squadra, alla quale importa che ogni singolo elemento funzioni e sappia quello che fa. A volte sono le donne stesse che vedendomi hanno l’istinto naturale di rivolgersi a me, chi riesce a vederla bene mi considera una risorsa».

Ha mai avuto paura?

«Si, la paura fa parte del nostro lavoro, è quella che a volte ti permette di salvarti ed operare nel migliore dei modi. Essendo addestrati il caposquadra non ti porta mai a dover rischiare cosi tanto. Quando ci si fa male deve essere sfortuna o un incidente».

Quindi sono l’unione e la preparazione continua due dei punti forti dei Vigili del fuoco.

«Le giornate sono imprevedibili, spendiamo il tempo necessario al controllo delle attrezzature, all’addestramento, consapevoli di poter partire da un momento all’altro. Ci vuole tutta l’esperienza dei capisquadra per gestire i turni a dovere, io ho la fortuna di avere come capoturno Roberto Strano, che ha creato un gruppo notevole. Spesso riusciamo a fare anche due partenze in un turno, e non è facile perché Catania è molto attiva».

Consiglierebbe alle ragazze d’oggi di entrare nel corpo dei vigili del fuoco?

«Come per le donne credo valga per tutte le persone, non classificherei in base al genere. Io sono l’esempio, faccio molte cose “maschili” e non mi sento sminuita nel mio essere donna. Quindi certo, lo consiglio a tutte le persone che credono nelle loro potenzialità. Come in ogni mestiere bisogna essere addestrati ed avere la passione, che è quella che comanda tutto.

Personalmente non sapevo di averla fino a quando non sono stata operativa sul campo». Siete operativi anche su altri fronti.

«Con “Autopompa in corsia” cerchiamo di portare un po’ di allegria ai bambini ricoverati negli ospedali, mentre nelle scuole organizziamo incontri con bambini ed insegnanti per far conoscere i pericoli che possono nascondersi dietro abitudini quotidiane che magari non si considerano tali, legate all’elettricità ed al fuoco per esempio».

Non può mancare un ricordo dei colleghi morti lo scorso marzo durante un intervento, Dario Ambiamonte, in particolare, che Cynthia ha conosciuto quando era a Milano.

«Il suo sorriso ti cambiava la giornata, me lo immagino sempre cosi, non annulleremo mai il loro sacrificio».

LA SCHEDA

Classe 1983, mamma svizzera e papà siciliano, Cynthia Graci è l’unica pompiere donna operativa al Comando provinciale di Catania: in tasca una laurea triennale di educatore professionale e un passato nell’esercito, è diventata “vigile del fuoco qualificata”. Appassionata di moto (possiede e guida una FZ6 della Yamaha), di karate, che ha praticato anche a livello agonistico con il maestro Salvatore Crucillà di San Cataldo, Cynthia ha uno sport per tutte le stagioni: «A Catania faccio kitesurf, con mio padre vado in bicicletta, faccio arrampicata, snowboard, immersioni».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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